Trasporto minori con disabilità nei centri diurni. “La Regione risolva il corto circuito fra Asl e Ambiti”
28 Ottobre 2021“Ma come si fa non sentire la responsabilità morale di garantire il trasporto dei bambini con disabilità nei centri diurni? A noi non importa se rientri o meno nei livelli essenziali di assistenza, né se la spesa competa alle Asl o ai Comuni o agli Ambiti territoriali. Quello che chiediamo è il ripristino di questo servizio interrotto ormai da sei mesi in alcuni comuni della provincia di Lecce e di Brindisi” – dichiara il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente MRS.
“La conseguenza è drammatica: 500 operatori fermi e 1200 minori con disabilità costretti a restare a casa, perché le famiglie non hanno la possibilità di accompagnarli nei centri diurni – aggiunge Pagliaro – è una situazione disumana che mi ha spinto a chiedere una seconda audizione su questo problema, dopo la prima dell’aprile scorso. E c’è da restare allibiti, perché a distanza di sei mesi è tutto fermo nelle sabbie mobili della burocrazia. Un disco rotto, le spiegazioni che abbiamo ascoltato oggi dal dirigente gestione patrimonio dell’Asl Lecce: il trasporto nei centri diurni è un servizio sociosanitario che prevede la compartecipazione alla spesa, al 50 per cento, da parte dei Comuni. Ma il nodo è proprio questo. Possibile che solo in provincia di Lecce e Brindisi gli Ambiti territoriali si sottraggano a questo dovere, facendo venir meno un servizio tanto importante per una fascia di assistiti così fragili? La disomogeneità di trattamento fra territori regionali nell’erogazione del servizio è un’ingiustizia da sanare. Ho sollecitato la presenza degli assessori regionali alla sanità e al welfare, Lopalco e Barone, affinché si assumano la responsabilità di assicurare questo diritto irrinunciabile per i ragazzi con disabilità, con scelte politiche che risolvano il corto circuito di responsabilità fra Ambiti e Asl, destinando le risorse necessarie per erogare il servizio. Unica nota positiva, nelle audizioni di oggi, è la notizia della determina di presa d’atto della sentenza del Consiglio di Stato, firmata dall’Asl Lecce il 20 ottobre scorso, che consentirà la ripresa del servizio nell’Ambito di Nardò. Ma è solo una goccia in un mare di disperazione, e non smetteremo di batterci finché ad ogni minore disabile delle province di Lecce e Brindisi non sarà restituito il diritto di frequentare i centri diurni”.