UniSalento: i risultati delle campagne di scavo archeologico dell’anno 2021
26 Gennaio 2022I principali risultati delle campagne di scavo condotte dagli archeologi dell’Università del Salento nel 2021 saranno al centro della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2021/2022 della Scuola di Specializzazione in Beni archeologici “Dino Adamenestau”: appuntamento per domani, alle ore 9, online su bit.ly/3GHEBEN.Apriranno i lavori il Rettore Fabio Pollice, la Direttrice del Segretariato Regionale MiC per la Puglia Maria Piccarreta, la Soprintendente Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo Barbara Davidde e le architette ai vertici delle Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del territorio pugliese Francesca Riccio (Lecce e Brindisi), Giovanna Cacudi (Bari) e Anita Guarnieri (BAT e Foggia). L’incontro verrà poi introdotto dal Direttore del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento Raffaele Casciaro e dal Direttore della Scuola di specializzazione in Beni archeologici Gianluca Tagliamonte.
Nelle relazioni in programma verranno quindi illustrati i più recenti risultati dei numerosi scavi effettuati nel Salento (Alezio, Cavallino, Muro Leccese, Nardò-Li Schiavoni, Roca, Torre Guaceto, Vaste) – anche subacquei (Torre Santa Sabina) – oltre che di quelli nel Lazio (Aquinum e Fabrateria Nova) e all’estero a Malta (Tas Silġ), in Turchia (Mersin, Hierapolis di Frigia), in Egitto (Dime es-Seba / Soknopaiou Nesos) e nella Repubblica Islamica dell’IRAN (Shahr-i Sokhta), in un ideale itinerario dalla Preistoria al Medioevo.
“Si rinnova un appuntamento oramai tradizionale. Siamo al quarantatreesimo anno accademico della Scuola e la cerimonia, anche quest’anno, si svolge purtroppo a distanza” – dice il professor Gianluca Tagliamonte – “gli scavi archeologici sono un’attività rappresentativa dei compiti dell’Università, poiché vi si condensano aspetti didattici, di ricerca scientifica, di ‘terza missione’ e di internazionalizzazione. Davvero rilevante è il contributo che essi arrecano, in termini culturali ma anche socio-economici, al processo di sviluppo dei territori e delle comunità interessate, ed è un bene pertanto che l’Università del Salento continui e, auspicabilmente, rafforzi il suo impegno su questo fronte, anche con iniziative come quella odierna che vuole dare conto, all’interno e all’esterno dell’Ateneo, degli importanti risultati ottenuti”.
Istituita nel 1979, la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici “Dinu Adamesteanu” dell’Università del Salento è una delle più note e frequentate in Italia. Nel corso degli anni ha formato allievi provenienti da tutta Italia e dall’estero, alcuni dei quali ricoprono oggi incarichi di rilievo presso le strutture centrali e periferiche del MiC, università e centri di ricerca.