Miasmi in provincia di Lecce. “Situazione insostenibile, misure urgenti per individuare la fonte”
17 Febbraio 2022“In questi giorni si è riacuito un problema che ho segnalato già a settembre scorso, con la richiesta di un’interrogazione urgente rivolta all’assessora alla vigilanza ambientale, Anna Grazia Maraschio: quello dei miasmi che rendono irrespirabile l’aria di una vasta zona della provincia di Lecce. Una puzza insopportabile e pungente, di plastica bruciata e ammoniaca, tormenta i residenti di diversi comuni, obbligandoli a serrare porte e finestre” – dichiara il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente MRS.
“Il problema è particolarmente avvertito a Maglie, Scorrano, Sanarica, Melpignano, Muro Leccese, Bagnolo del Salento, Cursi, Castrignano dei Greci e Giuggianello. Da due settimane, le centraline Luftdaten attivate dai cittadini hanno registrato una concentrazione particolarmente alta di polveri sottili, soprattutto di sera e di notte. Proprio in questo periodo – aggiunge Pagliaro – il malfunzionamento del sito di Arpa Puglia ha impedito di accedere ai dati ufficiali sulle emissioni inquinanti rilevate in zona. Cresce dunque l’allarme tra i residenti. Ecco perché ho presentato una richiesta di audizione in Commissione Ambiente, perché si faccia chiarezza su una situazione di disturbo olfattivo grave che si protrae da lungo tempo. A seguito di segnalazioni ed esposti, sono stati effettuati sopralluoghi tecnici e monitoraggi da cui è emerso un quadro preoccupante. Nella mia interrogazione sollecitavo misure urgenti a tutela della salute pubblica e della salubrità ambientale, in particolare per l’individuazione della fonte delle emissioni odorigene moleste. Nella risposta che abbiamo ricevuto dall’Assessorato pochi giorni fa viene suggerita ai Comuni di sottoscrivere una convenzione con Arpa e Regione, per implementare la rete per il monitoraggio integrato, il campionamento e l’analisi delle emissioni moleste che potrebbero derivare da impianti industriali della zona. Mi auguro che l’audizione che ho richiesto – aperta a tutti i sindaci interessati, ai rappresentanti dei cittadini e delle istituzioni coinvolte, e a Confindustria Lecce – sia convocata in tempi brevissimi, per trovare finalmente una soluzione condivisa ad un forte disagio che si aggiunge ai roghi di rifiuti”.