Riqualificare l’Ospedale. “Galatina Altra” sollecita il Sindaco Amante e il candidato Antonica
23 Febbraio 2022Galatina esclusa dal finanziamento intercettabile grazie ai fondi del PNRR previsti per l’istituzione di Ospedali e Case di comunità? Interviene sulla questione “Galatina Altra”, con una lettera aperta che rimarca e dà ulteriore linfa all’azione già intrapresa dal dottor Antonio Antonaci, candidato sindaco al Comune a capo di “Progetto per Galatina”.
“Galatina Altra si caratterizza per il sempre propositivo spirito con il quale prova ad approcciare a qualunque problematica; il nostro compito, da più di tre decenni, è quello di armonizzare e, soprattutto, scongiurare ‘vuoti di memoria’ e, pertanto, in questo preciso momento non possiamo che invitare chiunque possa farlo a mettersi in moto affinché anche il nosocomio galatinese rientri finalmente in un progetto di riqualificazione” – dicono da Galatina Altra – “occorre muoversi senza indugio, sfruttando l’opportunità dei fondi del PNRR, con un’azione sinergica che vada oltre le imminenti sfide elettorali. E, in questo quadro, se è giusto e doveroso che il Sindaco Marcello Amante, massima autorità sanitaria cittadina, si attivi presso la direzione generale della Asl di Lecce, è altrettanto vero che la d.ssa Antonica, aspirante alla carica di primo cittadino e militante del maggior partito di governo regionale, debba rivolgere un vigoroso sollecito al Presidente della Regione Emiliano, suo referente politico diretto. Per parte nostra, siamo solo costretti ad osservare e constatare amaramente che, in questi anni, sia il nostro Sindaco, ma soprattutto la d.ssa Antonica, già vice segretario regionale del partito di Emiliano e oggi finalmente risvegliatasi, non abbiano forse ritenuto di considerare seriamente la possibilità di concreta ed effettiva riqualificazione del nostro ospedale. Al contrario, anno dopo anno – aggiungono da Galatina Altra – abbiamo assistito, inermi ed impotenti, al progressivo depotenziamento del nosocomio galatinese, con inesorabile perdita di reparti e servizi, ma soprattutto con ricadute negative sulla risposta sanitaria pubblica ai bisogni del territorio e sempre più frequente ricorso alla sanità privata. Sarebbe, altresì, interessante ed auspicabile confrontarsi con gli assessori regionali Delli Noci e Leo, di norma assai presenti sul territorio, e, ancor più ovviamente, di questi tempi, per comprendere come mai il Santa Caterina Novella sia stato demolito senza un’idea o una proposta alternativa di rimodulazione o riprogettazione dei servizi sanitari sul territorio.
In tanti, negli ultimi anni – concludono gli esponenti del movimento – hanno attentato alla ‘salute’ di Galatina e al bacino di utenza del nostro Ospedale e, del resto, gli intendimenti demolitori si erano già compresi durante la campagna per il rinnovo del consiglio regionale, se è vero che nessuno dei candidati, pure da noi sollecitato, ha avuto il coraggio e l’interesse a farsi una passeggiata, neppure per mera curiosità, presso il nostro Ospedale, già allora moribondo”.