“L’Amministrazione Vergine è l’unica possibilità di ricostruzione dell’area progressista e riformista galatinese”
8 Luglio 2022L’invito al dialogo per la ricostruzione del centrosinistra galatinese lanciato da Elena Esposito qualche giorno fa dovrebbe far riflettere tutti. L’ultima tornata elettorale ha dimostrato, in maniera eloquente, la frantumazione dell’area progressista galatinese. Una frantumazione che ha avuto come conseguenza l’esodo e la scissione di esponenti che non si sono più riconosciuti in una linea politica personalistica e impositiva.
Una linea politica che ha soffocato ogni tentativo di dialogo, proprio quel dialogo che oggi auspica Elena Esposito, e che ha soppresso tutte quelle idee, iniziative e istanze portate dalle donne e dagli uomini che rappresentano le sensibilità dell’elettorato di centrosinistra.
Nonostante la campagna elettorale sia terminata, le responsabili di questa diaspora, Sandra Antonica e Roberta Forte, continuano a condurre la propria azione politica con livore, critiche personali, trasformismi e strumentalizzazioni. La prima, il simbolo dell’egocentrismo, dell’io ad ogni costo è ancora convinta, bontà sua, di essere l’unica e sola in grado di rilasciare patenti di agibilità politica.
La seconda invece si sposta, si muove e si trasforma nel tentativo di tutelare piccole posizioni.
Appare evidente quindi che l’invito di Elena vada assolutamente accolto nell’interesse dell’elettorato progressista e dell’intera città. Ma è altrettanto evidente che ciò non potrà in alcun modo passare dalla reintegrazione di coloro che sono state sonoramente bocciate dall’elettorato galatinese, da coloro che sono state la causa della distruzione del centrosinistra locale e da coloro che continuano a dimostrare che il dialogo costruttivo non rappresenta una possibilità.
Differentemente da chi invece ha dimostrato e sta dimostrando di saper compiere un passo indietro per il bene della comunità e per permettere la crescita di un gruppo dirigente nuovo, a dispetto delle continue accuse ricevute.
Per questa ragione, tralasciando e ignorando il livore in cui è immerso qualcuno, riteniamo che il Sindaco Fabio Vergine e la sua Amministrazione, rappresentino l’unica possibilità di ricostruzione dell’area progressista e riformista galatinese.
Infatti, a dispetto di quanti vogliano etichettare l’attuale Amministrazione a destra (forse perché mistificare la realtà può aiutare qualcuno a non spegnersi definitivamente a livello politico), da un’attenta analisi della Giunta e del Consiglio comunale emerge chiaramente come quella guidata da Vergine sia una compagine di centrosinistra. Tre Assessori su cinque sono di area popolare e di centrosinistra. Otto consiglieri su dieci sono di area popolare, socialista e progressista.
Pertanto mettendo da parte le facili etichette, crediamo che la ricostruzione dell’area progressista locale sia una priorità politica per la nostra compagine. In questo senso l’imminente congresso del Partito Democratico arriva nel momento giusto e potrebbe essere l’occasione per una ricostruzione e ripartenza del centrosinistra, cercando di superare questa infruttuosa fase di distruzione ed inaugurare, con una nuova classe dirigente, una fase di unione e ricostruzione dell’area riformista e progressista.
Pierluigi Mandorino
Massimo Sparapane