Uno studio di UniSalento sulla prevenzione della progressione della miopia
9 Ottobre 2022Sono sempre più numerosi i bambini e le bambine che indossano occhiali per la correzione della miopia, difetto della vista che insorge nella grande maggioranza dei casi in età scolare: una tendenza in crescita, tanto che alcuni studi condotti in Europa stimano che nel 2050 oltre il 50% della popolazione mondiale sarà miope. Il corso di laurea in Ottica e optometria del Dipartimento di Matematica e fisica “Ennio De Giorgi” dell’Università del Salento ha avviato uno studio che punta alla prevenzione della progressione miopica, con il coinvolgimento di un campione di più di duemila alunni dagli 8 ai 14 anni delle scuole primaria e secondaria di primo grado.
Lo studio, coordinato dal professor Luigi Seclì, docente di Optometria a UniSalento, è condotto in collaborazione con l’Albo degli Ottici optometristi (più di 60 i professionisti coinvolti in tutta Italia) e con la professoressa Sara Invitto, docente di Psicologia della visione e scienze cognitive a UniSalento, e vede anche il coinvolgimento degli studenti del corso di laurea.
“La miopia è un difetto visivo che riguarda, a livello globale, miliardi di persone, con conseguenze sanitarie sociali ed economiche rilevanti – sottolinea il professor Luigi Seclì -. Alla miopia elevata sono legate diverse patologie retiniche, a volte molto debilitanti e che possono portare anche alla cecità. Gli ultimi studi rilevano nelle nuove generazioni tassi molto alti: si va da più del 30% in Europa, 40% negli USA a più dell’80% in Cina, Singapore e Corea del sud. Con questo studio intendiamo verificare la validità di alcune azioni per la prevenzione della progressione miopica e stilare un protocollo che abbia un’ampia validità preventiva sulla popolazione”.
“Una corretta igiene visiva in età scolare, inoltre, permette la prevenzione di altre comorbilità – conclude la professoressa Sara Invitto – non solo connesse agli aspetti puramente visivi, ma anche ad aspetti attentivi, cognitivi, motori ed emotivi. Da qui l’importanza di promuovere questo tipo di analisi e informazione sul territorio”.
L’indagine epidemiologica, avviata quest’anno e che durerà complessivamente tre anni, mira dunque a conoscere l’incidenza della miopia e dei disturbi binoculari nella popolazione scolastica, proponendosi di verificare l’efficacia di azioni mirate per il rallentamento della miopia. Tre le variabili dell’azione preventiva: l’illuminazione, la postura e il movimento fisico all’aperto. Il progetto di ricerca prevede la distribuzione di questionari ai genitori, analisi visive e controlli periodici che saranno eseguiti nello stesso arco temporale e con la stessa cadenza sia per il campione che si sottopone ai trattamenti di rallentamento sia per il gruppo di controllo.