Al via i sostegni per l’agricoltura biologica. Sbloccati 24mln per rafforzare filiere e distretti

Al via i sostegni per l’agricoltura biologica. Sbloccati 24mln per rafforzare filiere e distretti

30 Ottobre 2022 0 Di Redazione

Al via gli interventi per l’agricoltura biologica, con il segmento del bio che cresce ancora in Puglia forte di un aumento delle superfici del +6,4%, nonostante gli agricoltori sia stretti tra speculazioni e caro bollette, aggravati dalla guerra in Ucraina. A darne notizia è Coldiretti Puglia, dopo la firma del Decreto del Ministero delle Politiche Agricole con cui diventano operativi, dopo anni di attesa, gli interventi previsti dalla Legge di Bilancio 2020 per il settore dell’agricoltura biologica.

“La legge di Bilancio aveva istituito il Fondo per l’agricoltura biologico con l’obiettivo di dare attuazione a interventi a favore delle forme di produzione agricola a ridotto impatto ambientale e per la promozione di filiere e distretti di agricoltura biologica e di ogni attività a queste connessa, con una dotazione che nel 2021 è stata ulteriormente incrementata, per arrivare ad una disponibilità totale, per il 2020 e il 2021, di 24 milioni di euro e che vedrà per ciascun anno successivo una dotazione di 5 milioni di euro – spiega Coldiretti Puglia -. L’obiettivo è di favorire forme aggregative e partecipative nei rapporti tra i differenti soggetti delle filiere biologiche implementando la transizione ecologica del comparto, lo sviluppo, la collaborazione e l’integrazione fra i soggetti della filiera, stimolare le relazioni di mercato e garantire ricadute positive sulla produzione agricola di prossimità e sull’economia del territorio. Coldiretti è da tempo convinta che sia necessario per il biologico ritrovare la sua dimensione agricola, saldamente legata al territorio di produzione e per questo auspica che questi obiettivi possano guidare lo sviluppo di un modello produttivo attento all’ambiente e alle persone, di cui le aziende agricole sono da tempo protagoniste. La Puglia è la seconda regione più bio d’Italia – aggiunge Coldiretti Puglia – dove la pratica biologica interessa tutti i comparti agricoli dall’olivo ai cereali (23%), dalla vite agli ortaggi, con 3 impianti di acquacoltura biologica. Grazie alla ricerca il settore biologico può diventare un formidabile strumento di valorizzazione e un bacino di approvvigionamento di prodotti di alta qualità e un valore aggiunto per gli enti pubblici sensibili alla corretta alimentazione di adulti e bambini. E’ necessario al contempo che tutti i prodotti che entrano nei confini regionali, nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri a tutela della sicurezza dei consumatori, perché dietro gli alimenti, italiani e stranieri in vendita sugli scaffali ci deve essere la garanzia di un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro, con una giusta distribuzione del valore. Anche i nuovi bandi del PSR Puglia per sostenere e incentivare l’agricoltura biologica hanno aperto a melograno, mandorlo e noce, facendo rientrare le colture frutticole nei nuovi bandi dello sviluppo rurale, su forte richiesta di Coldiretti”.

L’attenzione dei consumatori di cibo biologico ha portato alla realizzazione nei Mercati di Campagna Amica di spazi destinati alle produzioni agroalimentari biologiche, oltre alle Botteghe Italiane completamente bio e numerosi agriturismo di Campagna Amica che hanno impostato la ristorazione proprio sulle produzioni aziendali bio.

Altro punto centrale del progetto di Coldiretti sul biologico è l’attenzione alla sicurezza alimentare nei servizi di ristorazione collettiva, divenuto un preciso dovere degli enti locali (Comuni, Province e Regioni).

“La continua richiesta di prodotti freschi e di stagione stimola l’imprenditore biologico a ricercare ulteriori forme di contatto commerciale con il consumatore. I timori dei consumatori, innescati dal Covid e soprattutto dagli scandali alimentari, si sono tradotti – conclude Coldiretti Puglia – in una seria preoccupazione per la sicurezza alimentare e in una domanda crescente di garanzie di qualità e maggiori informazioni sui metodi di produzione. L’Italia è uno dei maggiori importatori di alimenti biologici da Paesi extracomunitari e non può accettare passi indietro sulla sicurezza alimentare che mettono a rischio la salute dei consumatori ma anche la competitività del Made in Italy campo alla tavola, con la leadership Ue proprio nel biologico”.

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