Imprenditoria femminile in Puglia: “rastrellati” fondi per ricambio generazionale ed ampliamento imprese
12 Dicembre 2022Sono stati “rastrellati” i finanziamenti di “Più impresa”, la misura gestita da Ismea finalizzata a favorire il ricambio generazionale e ampliare le imprese condotte da donne, segno tangibile del dinamismo delle donne in agricoltura. Ad affermarlo è Donne Coldiretti Puglia, dopo che Ismea ha reso noto che le domande presentate dalle imprenditrici hanno superato la dotazione disponibile e dunque il portale, almeno per ora, è chiuso.
“Un’ulteriore conferma della propensione a investire delle donne dei campi, in Puglia pari al 27% sul totale delle imprese rosa attive in tutti i settori economici, un trend segnalato già dall’ultimo censimento dell’Istat – dice Donne Coldiretti Puglia – con le imprenditrici agricole che svettano per l’impegno nelle attività multifunzionali, in prima linea anche per lo sviluppo e l’innovazione. E’ un segnale significativo, di quanto le donne in agricoltura sappiano cogliere le opportunità di crescita e innovazione, da sostenere con strumenti adatti, finanziari e normativi, un segno tangibile dell’intraprendenza e del talento femminile nel mondo dell’impresa e in agricoltura. Per questo abbiamo sostenuto una modifica al requisito di accesso alle agevolazioni che riflettesse in modo più veritiero la realtà delle imprese agricole femminili”.
In questo modo, secondo Donne Coldiretti, si punta a raggiungere ancora più imprenditrici agricole, donne che spesso insieme ai loro mariti o familiari guidano da anni aziende dinamiche e innovative ma che hanno bisogno di aiuti per superare gli ostacoli che ancora frenano uno sviluppo più ambizioso in termini di innovazione tecnologica.
“Sono quasi 24mila le aziende agricole ‘rosa’ che stanno dando un volto multifunzionale e innovativo con professioni antiche riviste in chiave moderna, in agricoltura, silvicoltura e pesca in Puglia, dove quasi una azienda agricola su 3 è guidata da donne e cresce anche il numero di agriturismi in rosa (+ 3,7%), passati da 286 a 305 in Puglia, a dimostrazione di quanto le imprenditrici siano riuscite – aggiunge Donne Coldiretti Puglia – a cogliere al massimo le opportunità offerte dalla multifunzionalità in agricoltura. La presenza delle donne ha completamente rivoluzionato il settore agricolo introducendo, oltre alle attività agricole multifunzionali come vendita diretta, trasformazione e agriturismo anche attività dedicate alle scuole e attività sociali per i più bisognosi di aiuto. Strategico supportare e incentivare l’imprenditoria femminile in agricoltura che offre notevoli potenzialità occupazionali, puntando sulle giovani donne, considerato che in Puglia per esempio il 54% delle domande per i nuovi insediamenti sono state presentante proprio dalle imprenditrici in erba. L’agroalimentare può offrire 100mila posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni in Puglia con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale, ma anche un nuovo welfare in campagna”.
“Sotto questo aspetto va sottolineata l’esigenza di rafforzare il nuovo welfare nelle aree interne per consentire di mettere un argine allo spopolamento. Pensiamo agli agriasilo per consentire alle donne di non rinunciare alla maternità e coniugarla con il lavoro alle fattorie didattiche e a quelle di agricoltura sociale, che in alcuni territori potrebbero rappresentare un presidio insostituibile. Crediamo che la multifunzionalità dell’impresa agricola possa essere una chiave da un lato di creazione di lavoro, dall’altro di risposta al tema dell’inclusione sociale” – conclude Rignanese Rinaldi.