A Corigliano d’Otranto si chiude la prima edizione del Festival “MUSE”
27 Dicembre 2022Da oggi a giovedì 29 dicembre a Corigliano d’Otranto si conclude la prima edizione di MUSE, Festival organizzato dall’Associazione Locus Festival con il supporto della Direzione Generale Spettacolo – Ministero della Cultura.
Questa sera (ore 21), appuntamento con Whitemary al Castello Volante di Corigliano d’Otranto. Whitemary è una delle nuove gemme della musica elettronica italiana. “Radio Whitemary”, disco d’esordio uscito a giugno per 42records, è un concentrato di bassi pulsanti, sintetizzatori analogici e cassa in quattro, che si sviluppa in quattordici brani tutti scritti, prodotti, suonati e cantati dalla musicista aquilana (ma ormai di base a Roma). Nziria è il nuovo progetto sperimentale dell’artista non-binary Tullia Benedicta. In scaletta i brani di Xxybrid, album di debutto uscito per l’etichetta Never Sleep, concepito come un atto psicomagico, volto a riscoprire le sue origini napoletane e a rileggere alcuni dei topoi della cultura partenopea. Nel Castello Volante di Corigliano d’Otranto fino al 6 gennaio è allestita anche la mostra Muse, del fotografo Guido Harari che ispira e dà il nome al festival e che accoglie oltre quaranta ritratti di grandi icone femminili della storia della musica dagli anni ’70 ad oggi.
Mercoledì 28 dicembre (ore 21) sempre al Castello Volante di Corigliano d’Otranto si esibirà Marta del Grandi. Guidata dalla cantante Tiziana Felle, Fabryka è una storica band pugliese che da quasi vent’anni ama sperimentare con l’elettronica, i sinth, le ritmiche e le atmosfere dreamy. Nel novembre 2021 è uscito Perspectives (Kallax Records) album in bilico tra sonorità synthwave dichiaratamente anni ’80 ed electro pop delicato. Marta del Grandi, cantautrice e vocalist giramondo. Dopo un’esperienza in Belgio, guidata dall’amore per le culture differenti, Marta ha viaggiato in Cina e Nepal dove è finita a vivere e fare musica per tre anni a Kathmandu. Nel 2021 si è unita a Fire Records e ha pubblicato prima il singolo di debutto, “Taller than his shadow”, scritto per il film “Radical Landscapes” di Elettra Fiumi, e poi il suo il cd “Until we fossilize”.