“Fimmene!”, “La rosa bianca” e “Medea, Desír” ad Astràgali Teatro a Lecce
12 Aprile 2023Mercoledì 12, giovedì 13 e sabato 15 aprile (ore 21) sul palco di Astràgali Teatro in via Giuseppe Candido a Lecce la compagnia salentina propone “Fimmene!”, “La rosa bianca” e “Medea, Desír”, tre delle più recenti produzioni firmate dal regista e direttore artistico Fabio Tolledi.
Questa sera spazio a “Fimmene!”, spettacolo prodotto da Astràgali Teatro e diretto da Fabio Tolledi e dalla cantante, ricercatrice e musicista Anna Cinzia Villani, in scena con le attrici Roberta Quarta e Simonetta Rotundo e con la partecipazione di Matteo Mele e Giovanna Kapodistria. Canti di lavoro e d’amore, canti di nostalgia, canti di lotta e desiderio. Da questi canti, nascono i testi poetici scritti da Tolledi, che si intrecciano sonoramente alle melodie che parlano di noi, di antichi gesti, della voce che forte trascorre sulla terra e va verso il cielo, verso il mare. Canti polivocali, canti per più voci e per diversi modi di cantarli ma non solo, come dall’antica tradizione della trasmissione dei saperi attraverso il corpo, il canto, la danza, questi canti portano con sè racconti, aneddoti, ricette di cucina, visioni di un mondo certamente più umano. Un affresco su come le donne vengono raccontate dai canti della tradizione, e su come rappresentino se stessa attraverso il canto. Voci di donne che cantano la parola con grazia, coraggio e ironia e attraversano, cambiando, i tempi.
Giovedì 13 aprile una serata speciale dedicata a Piero Fumarola, già docente di sociologia dell’Università del Salento, intellettuale e autore degli studi più all’avanguardia sul mondo del tarantismo, che avrebbe compiuto ottant’anni proprio il 13 aprile. In scena “La rosa bianca” un recital che esplora la relazione tra musica pop e poesia. Legame antico, sotterraneo e mai abbastanza esplorato. A partire dagli anni ’50 del secolo scorso molti poeti si sono misurati con questa modalità sempre attuale. Pasolini, Fortini, Calvino, Sanguineti, hanno fornito le parole a cui compositori importanti come Fiorenzo Carpi, Pietro Umiliani, Carlo Rustichelli hanno dato la musica. Il mondo della canzone pop ha, dal canto suo, immediatamente aderito con interpreti e autori del calibro di Domenico Modugno, Sergio Endrigo, Fabrizio De André, Enzo Jannacci. Questo percorso ha trovato ancora più forza nella pratica del teatro canzone, partendo dalla nascita del cabaret italiano. Dall’esperienza di Canta Cronache al teatro di Dario Fo, dalla ricerca del Canzoniere Italiano al lavoro di revival del folklore italiano che ancora oggi determina – anche nel territorio salentino – una forma vivace di ricerca e di esplorazione poetica. Non ultimo è da segnare la ricerca del sound del jazz italiano, che ha trovato in questo ambito una vitalità straordinaria ed un ulteriore terreno di sviluppo. La regia è di Fabio Tolledi (voce) sul palco con Mauro Tre (piano), Marco Girardo (batteria), Fabio Capone (contrabbasso), Roberta Quarta (voce), Simonetta Rotundo (voce).
Sabato 15 aprile Astràgali Teatro proporrà una nuova replica del fortunato spettacolo “Medea, Desír” scritto e diretto da Fabio Tolledi con Roberta Quarta, Simonetta Rotundo, Matteo Mele, Giovanna Kapodistria. Il mito non è semplicemente una storia, semmai è un infinito intreccio di storie. Per questo il mito è poesia. Questa molteplicità di storie rende il mito qualche cosa di vivo, da scoprire, da interrogare, da svelare e rivelare. Medea è una storia che si moltiplica nei secoli. Christa Wolf, Ovidio, Apollonio Rodio, Euripide, Jean Anouilh, Franz Grillparzer, Corrado Alvaro, Corneille, Seneca, Quinto Ennio assieme a molti altri scrittori, musicisti, pittori hanno alimentato questo mito molteplice di una donna straniera. La scrittura teatrale di Fabio Tolledi si muove su alcuni piani: Medea è donna, straniera e selvaggia, creatura altra che resiste e ama. Ama aldilà di ogni valore, aldilà di ogni morale. Resiste e sfugge al potere, regina adolescente a cui tutto si può chiedere, depositaria di un sapere profondo e antico. La radice del suo nome, med, richiama la parola medicina. Il pharmakon che cura e avvelena. Che può salvare e uccidere. Radice del venenum, di qualcosa che trasforma e muta. Medea, scacciata e bandita dal potere, stigma della donna selvaggia, rivendica il solo orizzonte che incrina e mette in crisi il potere: il desiderio. Medea ama, Medea ama l’amore, Medea vive nel desiderio che prende e dona forma alla vita.
La compagnia Astràgali Teatro nasce nel 1981 a Lecce per fare teatro, formare attori e dare vita ad uno spazio di circolazione dei discorsi e delle pratiche. Riconosciuta dal 1985 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come compagnia teatrale d’innovazione, dal 2012 è sede del Centro Italiano dell’International Theatre Institute dell’Unesco ed è membro dell’Anna Lindh Euro-Mediterranean Foundation for the Dialogue between Cultures. Ha realizzato progetti artistici, spettacoli, attività in circa 30 paesi in tutto il mondo. Nel corso di questi anni numerosi spettacoli hanno trovato casa in molti luoghi di grande interesse culturale in Italia e all’estero, anche in siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco.