Nel Salento la prima edizione del festival “Olimpiadi dei Messapi”
6 Maggio 2023Nel Salento la prima edizione delle “Olimpiadi dei Messapi”. Un festival dedicato agli antichi popoli della Messapia con cui sette comuni della provincia di Lecce hanno scelto di promuovere la loro storia e il loro territorio, i siti e i parchi archeologici, attraverso la conoscenza della terra di origine e lo sport coinvolgendo gli istituti comprensivi presenti sul territorio.
Le Olimpiadi dei Messapi sono una manifestazione che coinvolge in prima persona le studentesse e gli studenti di quarta e quinta elementare e coniuga la conoscenza e valorizzazione della storia, in particolare del periodo in cui i Messapi hanno popolato alcuni luoghi del Salento, con la promozione dello sport inclusivo e per tutti.
Le Olimpiadi nascono nell’antica Grecia già nell’VIII secolo a.C. e nel VI secolo a.C., periodo in cui ebbero la massima espansione, nella Puglia meridionale (nelle odierne province di Lecce e Brindisi e alla parte meridionale di quella tarantina) si sviluppano una serie di insediamenti che diedero vita alla Messapia. Si tratta di oltre 30 siti che vivono nell’arco di circa quattro secoli, prima della conquista romana del Salento.
Nasce da qui la volontà di far conoscere la storia attraverso lo sport e di farlo interessando i piccoli di 9-10 anni, la fascia più sensibile che fa da traino per il presente ed il futuro della società.
A sfidarsi saranno gli studenti dei comuni che hanno aderito alla manifestazione caratterizzati da un insediamento, sito o parco archeologico messapico: Muro Leccese, Alezio, Cavallino, Melendugno (Roca Vecchia), Nardò (Li Schiavoni e Nardò), Poggiardo (Vaste), Soleto.
In questi mesi le diverse classi, dei vari comuni, sono state coinvolte in incontri con esperti e archeologi per promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e la rilevanza del valore sociale dello sport agli studenti.
La sezione dedicata allo sport è stata seguita da Adriano Bolognese e Pierluigi Maggio dell’associazione Mollare Mai, i quali hanno parlato ai ragazzi dell’importanza dello sport per tutti e di riuscire a praticare attività sportiva anche se si è su una carrozzina o se si hanno delle disabilità. Della fatica, della difficoltà e dell’importanza di superare quella barriera fisica e mentale grazie allo sport e all’amore della famiglia. Fondamentale la scelta di parlare ai piccoli, che saranno gli uomini e le donne dirigenti e politici del futuro, di disabilità, barriere architettoniche e mentali. Per tutti un’occasione nuova e straordinaria, soprattutto se a farlo è chi le difficoltà le vive in prima persona, tutti i giorni e parla loro “dal basso”, seduto su una carrozzina, raccontando le difficoltà, ma anche la gioia di raggiungere un obiettivo, di superare i propri limiti. Tematiche in fondo uguali per tutti e che si vivono a qualsiasi età. Una possibilità per guardare al di là delle proprie difficoltà che rende più consapevoli, più forti e invita a guardare al mondo con più gioia e fiducia.
La sfida finale delle Olimpiadi dei Messapi si svolgerà il 28 maggio nel parco archeologico Palombara di Muro Leccese, trasformato per l’occasione in un vero e proprio insediamento messapico con rievocatori in abiti storici. Circa venticinque figuranti dei “Cavalieri Terre Tarantine” ricreeranno la storia e l’atmosfera di un tempo, facendo rivivere i gesti, i rituali che caratterizzavano la città e gli abitanti dell’antica Messapia.
A sfidarsi a Muro Leccese, l’ultima domenica di maggio, proprio come negli antichi giochi olimpici, saranno i vincitori delle varie categorie. Ogni Istituto Comprensivo, infatti, rispettando la parità di genere, sarà rappresentato dallo stesso numero di alunni e alunne in ogni sport: tre nelle categorie individuali, quattro per la staffetta e cinque per il tiro alla fune, lancio del vortex (lancio del giavellotto) e triathlon (stadion, corsa ad ostacoli e lancio del vortex) le selezioni, svolte nei parchi ed insediamenti archeologici, sono in collaborazione del Coni partner della manifestazione.
L’evento ideato da Francesco Meo, archeologo docente di UniSalento e direttore del museo diffuso di Borgo terra di Muro Leccese, è organizzato con la collaborazione di tutti i comuni partecipanti, del Coni dell’associazione Custodi@ A.P.S. che gestisce museo e parco archeologico di Muro Leccese e Mollare Mai A.S.D. associazione che coordina le attività motorio-sportive.