“Lo Schiaccianoci”, uno dei classici più amato dal pubblico, in scena al Teatro Apollo

“Lo Schiaccianoci”, uno dei classici più amato dal pubblico, in scena al Teatro Apollo

9 Dicembre 2023 0 Di Redazione

Il Balletto del Sud di Fredy Franzutti celebra il Natale portando in scena al Teatro Apollo di Lecce, per la Stagione di Danza Inverno 2023-24, decima edizione, uno dei classici del periodo più magico dell’anno. Oggi alle 21.00 e domenica alle 18.00 riflettori su “Lo Schiaccianoci”: il sogno di Clara, la battaglia dei topi, il viaggio fantastico, vengono narrati nella favola natalizia di Cajkovskij, ideata sul racconto di Hoffman “Il principe Schiaccianoci ed il Re dei topi”. Il titolo più amato dal pubblico d’ogni età si presenta così in una nuova versione firmata dal fondatore, direttore e coreografo della storica compagnia di danza pugliese, Fredy Franzutti. Con l’estro creativo e geniale che gli è riconosciuto, il coreografo tra i più apprezzati nel panorama nazionale, coniuga, con efficacia, le testimonianze della messa in scena originaria di Petipa – Ivanov (primi coreografi de “Lo Schiaccianoci) ad un impianto drammaturgico nuovo ispirato al mondo gotico del regista Tim Burton ricostruito da sontuose scene e spettacolari costumi.

Tra i protagonisti i primi ballerini Nuria Salado Fustè e Matias Iaconianni (Clara e Lo Schiaccianoci), Robert Chacon (Drosselmeyer), gli altri solisti e il corpo di ballo della compagnia, una solida realtà internazionale che, dal 1995, anno della fondazione, colleziona successi in numerose tournée italiane ed europee.

I bellissimi temi musicali, che si animano con le scene di festa sotto l’albero di Natale, sono eseguiti dal vivo dall’Orchestra Sinfonica Oles, diretta da Eliseo Castrignanò.

Ne “Lo Schiaccianoci” di Franzutti i protagonisti della storia di Hoffman prendono il carattere di alcuni dei più celebri personaggi del mondo burtiano (Drosselmayer diventa il Cappellaio Matto, Clara, invece, Mercoledì de la Famiglia Addams). Più in generale, il design dello spettacolo sembra disegnato dal regista statunitense noto per il suo cinema dalle ambientazioni gotiche e fiabesche e per la sua passione per il circo, le bambole, le spose, il mondo dei morti: durante la messa in scena si susseguono continue citazioni dei suoi innumerevoli successi, da Beetlejuice a Edward mani di forbice, da Nightmare Before Christmas a La Sposa Cadavere, da La fabbrica del cioccolato a Alice in Wonderland, solo per fare qualche esempio.

Hoffman ha per primo compreso il valore promozionale del Natale, la fascinazione che si porta dietro. Ha dunque scritto pensando anche alla fascia giovane di lettori che avrebbe potuto raggiungere semplicemente edulcorando ma senza mai perdere la sua caratteristica narrazione orrorifica.

Stessa cosa ha fatto Burton, i cui film hanno caratterizzato da sempre il periodo natalizio, mantenendo costantemente quel carattere gotico che lo contraddistingue, affascinando dunque contemporaneamente sia adulti che ragazzi.

Entrambi sono autori fuori epoca, che rielaborano il passato, proprio come Fredy Franzutti da sempre con il suo Balletto del Sud, che in questo caso, già nel 1997, anno d’esordio del suo Schiaccianoci, rielabora uno dei balletti più amati al mondo intersecandolo con il mondo magico e gotico di uno dei più amati registi al mondo.

Il critico Vittoria Ottolenghi definisce lo spettacolo “un miracolo di trucchi scenografici, di scene a trasformazione, dal respiro regale. Con danzatori di alta qualità, non solo è molto meglio di tutti i prodotti del genere che importiamo dall’est durante le feste natalizie, ma non ha nulla da invidiare a molte griffate edizioni del nord Europa”.

 

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