Giornata Nazionale del Fiocchetto lilla e apertura del cantiere del reparto Fed Unit 24h

Giornata Nazionale del Fiocchetto lilla e apertura del cantiere del reparto Fed Unit 24h

27 Marzo 2024 0 Di Redazione

Giornata Nazionale del Fiocchetto lilla è occasione per sensibilizzare le persone e le comunità sul delicato tema dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, ponendo l’attenzione sulle strategie di prevenzione, diagnosi e cura. La loro diffusione è in questi anni – anche in relazione agli effetti della pandemia – in preoccupante aumento con implicazioni sanitarie, psicologiche e socio-culturali altamente complesse e impattanti.

ASL Lecce, in quanto HUB di riferimento regionale per la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, deve prevedere tutti i livelli di cura previsti dai documenti in materia compresi quelli più intensivi h24.

Ed è per questo che Giovedì 28 marzo 2024 alle ore 9:30 si terrà la presentazione della Rete dei Servizi del Dipartimento di Salute Mentale di ASL Lecce per i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, con l’apertura del cantiere del Reparto Feeding and Eating Disorders Unit 24h (Fed Unit 24h) indicato per quelle forme della malattia con instabilità clinica, ad alto carico assistenziale, caratterizzate da compromissioni del funzionamento organico e psicosociale.

Per l’occasione sarà piantato un albero di pesco come segno di ‘nascita’, insieme a utenti e familiari.

Inoltre quindici ragazze che hanno superato la fase critica della malattia seguendo il percorso di cura presso il Centro per la Cura e la Ricerca sui Disturbi del Comportamento Alimentare del DSM della ASL di Lecce, che vede nella cultura e nella valorizzazione dell’espressione creativa gli alleati utili a dare stimoli e contenuti ai percorsi terapeutici attivati, faranno il loro augurio con la performance SEMINA con regia e coreografia Annamaria De Filippi.

Focus

I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA), quali anoressia, bulimia, binge eating e altri disturbi meno conosciuti ma non meno frequenti, sono patologie psichiatriche gravi e complesse che si stanno diffondendo con notevole rapidità e che comportano alto rischio di complicanze e mortalità. Riguardano fasce sempre più ampie di popolazione, determinando un impatto economico consistente sul Servizio Sanitario Nazionale. Hanno il loro picco di esordio durante l’adolescenza e una prevalenza maggiore di altri disturbi psichiatrici quali la schizofrenia, il disturbo bipolare, i disturbi della condotta, l’autismo e i disturbi dello spettro autistico. La pandemia ha determinato un considerevole aumento dei casi di DNA, con peggioramento del quadro psicologico e fisico. Tutti i DNA comportano un importante disagio psicologico ed emotivo e un’alterazione del funzionamento relazionale e sociale che interrompono la traiettoria di crescita e compromettono in modo consistente la qualità della vita. La mortalità a lungo termine per l’anoressia nervosa è la più alta tra tutti i disturbi psichiatrici, e le cause più comuni sono il suicidio e la compromissione di più sistemi d’organo. A complicare un quadro già complesso, vi è il riscontro nella maggior parte dei casi di una comorbidità con altri severi disturbi psichiatrici quali ansia, depressione maggiore, disturbo bipolare, disturbo ossessivo-complusivo, disturbi da abuso di sostanze e alcool, disturbi di personalità e disturbi dello spettro autistico che rendono peggiore la prognosi. Secondo l’ottica biopsicosociale l’eziopatogenesi è multi-determinata intervenendo nel loro svilupparsi più fattori, individuali biologici e psicologici, fattori familiari e fattori socio-culturali. Pertanto l’intervento non può che essere integrato e multidisciplinare caratterizzandosi per la sintesi di diversi orientamenti teorici, la combinazione di differenti tecniche di intervento e la collaborazione tra diverse professionalità con l’obiettivo di incidere su più di un aspetto che riguarda lo svilupparsi, il manifestarsi e il mantenimento dei DNA.

Il Piano biennale Fondo DNA del Ministero della Salute, è stato istituito per migliorare l’adeguatezza e l’efficacia degli interventi nel campo dei DNA; intercettare i casi all’esordio; gestire le cronicità e le complicanze; definire percorsi di cura sulla base delle necessità, Evidence Based e prossimi al territorio di provenienza e soprattutto garantire tutti i livelli di cura da quelli meno intensivi a quelli più intensivi.

La Regione Puglia, all’interno del Piano Regionale di attività biennale “Sviluppo e Potenziamento della Rete Integrata per o Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione in Puglia”, ha individuato la ASL Lecce quale HUB di riferimento regionale che deve comprendere tutti i livelli di cura previsti dai documenti in materia compresi quelli più intensivi h24. Tra i livelli di cura necessari, il Reparto Ospedaliero di Diagnosi, Terapia e Riabilitazione intensiva “FED UNIT 24H”, rappresenta il livello di cura indicato per quelle forme di DNA con instabilità clinica, ad alto carico assistenziale, caratterizzate da compromissioni del funzionamento organico e psicosociale e per le quali si ritengono efficaci interventi ad alta intensità diagnostica-terapeutica-riabilitativa da attuare con programmi ad alto grado di assistenza tutelare. L’assenza sino a oggi di strutture di ricovero ospedaliero diagnostico-terapeutico-riabilitativo intensivo h24 per quei soggetti caratterizzati dalle forme più severe di DNA nel territorio della Regione Puglia, ha sempre reso difficile la presa in carico continuativa con conseguente parcellizzazione degli interventi e disagi per coloro che ne soffrono e i loro familiari. La FED UNIT 24H è dedicata, pertanto, a quei soggetti affetti da forme severe e in fase attiva di patologia, garantendo una gestione multidisciplinare integrata e intensiva. Completano la Rete L’ambulatorio e il Day Hospital intensivo e la Residenza Terapeutico-Riabilitativa extra-ospedaliera.

La Rete dei Servizi per la Cura e la Ricerca sui Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) del DSM di ASL Lecce, che sarà presentata durante l’evento, sarà a servizio del territorio della Regione Puglia e di altre Regioni, in particolare del meridione d’Italia, in cui non insiste un Servizio Intensivo h24 ospedaliero.

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