L’attivista e ricercatore Patrick Zaki ospite del festival “Armonia. Narrazioni in Terra d’Otranto”
4 Luglio 2024Dopo le anteprime a Salve e Alessano con, tra gli altri, Gianrico Carofiglio, Alessandro Piperno, Sigfrido Ranucci e Michela Marzano, i focus dedicati alla “dozzina” del Premio Strega a Presicce-Acquarica e al Premio Italo Calvino a Lucugnano, continua il ricco programma della decima edizione di “Armonia. Narrazioni in Terra d’Otranto”, dedicata al tema Libertà d’essere.
Il Festival letterario, ideato e organizzato dalla Libreria Idrusa di Alessano (che quest’anno festeggia i suoi primi 20 anni) e dall’associazione NarrAzioni, con la direzione artistica di Mario Desiati, prosegue oggi a Santa Maria di Leuca con la partecipazione di Patrick Zaki.
Alle 19:45 (ingresso libero), sul piazzale antistante la Basilica Santuario di Santa Maria De Finibus Terrae, in collaborazione con il Parco Culturale Ecclesiale de FinibusTerrae e il forum Carta di Leuca – A mediterranean embrace of peace, l’attivista e ricercatore egiziano sarà l’ospite di “Discorsi mediterranei” che nelle prime tre edizioni ha accolto Daniel Pennac, Paolo Rumiz e Tahar Ben Jelloun. Dopo l’introduzione di monsignor Vito Angiuli, vescovo di Ugento – Santa Maria di Leuca e la proclamazione del racconto vincitore del Premio Alan Kurdi (rivolto alle scuole superiori), dialogando con la podcaster e attivista culturale per i diritti umani Mariangela Ciriello, Patrick Zaki presenterà “Sogni e illusioni di libertà. La mia storia” (La Nave di Teseo).
Il libro
Il 7 febbraio 2020 Patrick Zaki torna al Cairo, a casa sua, da Bologna, dove studia. Si vuole fermare pochi giorni. È solo la pausa di uno studente che torna a casa temporaneamente. Ma le cose non vanno come previsto: Zaki viene arrestato e resta in prigione per 20 mesi. Bologna, la sua università, l’Italia intera reagiscono e da quel 7 febbraio non smettono di manifestare. Patrick Zaki in questo libro racconta la sua storia: cosa è successo davvero quel giorno e cosa è avvenuto poi, nei giorni successivi: gli interrogatori, l’isolamento, le torture, il confronto con un mondo – quello delle carceri – in cui tutti sono ridotti a una condizione disumana. E cosa lo ha tenuto vivo: gli studi, la passione per il calcio, la musica, l’affetto dei suoi cari, dell’amata Reny, dell’Italia tutta. «La speranza è il motivo per cui esisto e racconto la mia storia. La speranza mi è venuta dal primo momento in cui ho visto una persona che mi amava e che ha deciso di rischiare e di affrontare tutto per me, una famiglia che non sapeva cosa stesse accadendo, ma ha scelto di stare dalla parte del figlio, qualunque fossero le sue scelte», sottolinea Zaki. «Sarò sempre grato per tutto l’amore e la speranza che mi hanno circondato. Rimarrò fedele a questa malattia della speranza con cui mi avete contagiato, fino a quando le prigioni, piene di persone libere, saranno vuote».
L’autore
Patrick George Zaki è nato il 16 giugno 1991 a Mansura, in Egitto, in una famiglia copta. Dopo aver studiato Farmacia al Cairo, inizia a lavorare presso l’EIPR (Egyptian Initiative for Personal Rights), una delle più importanti organizzazioni egiziane per la difesa dei diritti umani e civili. Nel 2019 decide di ricominciare a studiare e si trasferisce a Bologna, dove si iscrive a GEMMA, primo Master Erasmus Mundus in Europa che si occupa di Women’s and Gender Studies. Per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media è stato in carcere per 20 mesi. Dopo aver concluso il percorso di studi all’Alma Mater Studiorum, attualmente frequenta il dottorato di ricerca alla Scuola Normale Superiore di Pisa.