Nel Chiostro degli Agostiniani, il giornalista Filippo Ceccarelli racconta la storia di Silvio Berlusconi

Nel Chiostro degli Agostiniani, il giornalista Filippo Ceccarelli racconta la storia di Silvio Berlusconi

9 Luglio 2024 Off Di Redazione

Il Chiostro degli Agostiniani di Lecce ospite questa sera, alle ore 20:30, il giornalista Filippo Ceccarelli in occasione della decima e ultima edizione di “Io non l’ho interrotta”. L’editorialista de la Repubblica e ospite fisso di Propaganda su La7, presenterà “B. Una vita troppo” (Feltrinelli).

Fino a sabato 13 luglio la rassegna di giornalismo e comunicazione politica organizzata dell’associazione Diffondiamo idee di valore, in collaborazione con Coolclub, Conversazioni sul futuro e Libreria Idrusa, ospiterà altri tre appuntamenti (11, 12 e 13 luglio – ore 20:00) con Marco Damilano, Gianluca Briguglia, Stefano Bartezzaghi, Barbara Stefanelli, Edoardo Novelli, Leonardo Bianchi, Pegah Moshir Pour e Maria Cafagna. Su Produzioni Dal Basso è attiva anche una campagna di crowdfunding (in collaborazione con la Creatif Academy del Distretto Produttivo Puglia Creativa) per sostenere la manifestazione con un piccolo e spontaneo contributo.

Cavaliere, imprenditore, cantante, presidente (di Mediaset, del Milan e del Consiglio), politico, attore, intrattenitore, amato, odiato, idolatrato, mito, male assoluto, anticomunista viscerale, craxiano, comunicatore, fondatore, vecchia gloria, inventore del centrodestra, indagato, condannato, prescritto, perseguitato dalla magistratura, barzellettiere, gaffeur, uomo più ricco d’Italia, editore. Berlusconi è stato tutto. La sua vita è stata più grande di qualsiasi opera di finzione possibile. Questa è la sua storia. E Filippo Ceccarelli è l’unico che poteva raccontarla. «Silvio Berlusconi esagerava sempre; esagerava per natura e per calcolo, per intuito e per convinzione. Non solo ne era perfettamente consapevole, ma lo ammetteva, lo proclamava, se ne vantava, ci scherzava su e lo dava addirittura per scontato. In qualche modo, finché è rimasto fra noi, poteva considerarsi un eccesso vivente; per altri versi ha coltivato la dismisura come una condizione per la sua stessa sopravvivenza», racconta Ceccarelli. “Mai come dopo la sua morte si capisce quanto la sua sia stata una vita extra, eccedente, iperbolica, sproporzionata, esorbitante, incommensurabile. Una vita troppo, e ciascuno appoggi all’avverbio l’aggettivo che preferisce – anche se io ci ho da tempo rinunciato”. Il volume è organizzato in cinque parti. La prima tiene insieme ricordi, riflessioni, un minimo di bilancio e una certa quota di bizzarrie sul fenomeno berlusconiano nel suo complesso. Le altre quattro rispondono all’idea di una vera e propria biografia. La loro suddivisione ripercorre le quattro stagioni dell’anno e del naturale ciclo biologico che governa la vita delle persone.

L’autore
Giornalista politico, ha scritto per Panorama, la Stampa e Repubblica. Il suo sterminato archivio sulla politica italiana è stato donato nel 2015 alla Biblioteca della Camera. Per Feltrinelli ha pubblicato La suburra. Sesso e potere: storia breve di due anni indecenti (2010), Come un gufo tra le rovine (2013), Invano. Il potere in Italia da De Gasperi a questi qua (2018), Lì dentro. Gli italiani nei social (2022), B. Una vita troppo (2024).

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