Si conclude il lungo viaggio musicale del “SEI Festival” di Coolclub
21 Agosto 2024Con il claim “Perdersi per ritrovarsi” prosegue il programma del Sei Festival di Coolclub. Giovedì 22 agosto al Castello Volante di Corigliano d’Otranto la serata si aprirà alle 21:30 con Sheebaba. Il duo tedesco, formato da Eliott Eccho e Prof. Costello, rappresenta una vera e propria onda d’arte tra noise, poesia e loop di batteria, e propone uno show concettuale e performativo, che abbraccia tutti i colori dell’arcobaleno, chiaro segno di resistenza contro l’odio. Dopo l’EP d’esordio Bruit (2022), proposto anche nella versione Remix (2023), nel 2024 è uscito Radau, una reinterpretazione rumorosa ma divertente della musica che ha segnato il gruppo. Questo lavoro segue il precedente e cita non solo le origini musicali del duo, ma racconta anche la storia delle loro influenze in modo brutalmente onesto. Gli Sheebaba, sempre alla ricerca di reinvenzione, affrontano le lotte quotidiane a testa alta, confondendo i confini tra dolore personale e narrazione sul palco.
Alle 22:30 un’anteprima del nuovo progetto solista di Cristiano Metrangolo, chitarrista e cantante salentino, già protagonista di formazioni come Teenage Riot e Le scimmie sulla Luna. Affiancato da Lara Ingrosso (voce), Dario Ancona (chitarra/basso), Stefano Greco (chitarra) e Daniele Spano (synth/chitarra elettrica), Metrangolo propone un cantautorato acustico e crepuscolare, che affonda le sue radici nell’eredità decadente di Nick Drake, rielabora il suono spigoloso e dissonante praticato in passato svuotandolo dal rumore, cercando una nuova melodia possibile. La sua poetica e la sua lirica hanno qualche rimando al mondo di Vasco Brondi ma con un retaggio che rievoca Fabrizio De André e la grande tradizione folk.
Giovedì 29 agosto alle 21:30, sempre al Castello Volante di Corigliano d’Otranto, la compositrice e musicista salentina Agnese Contini proporrà i suoi brani strumentali per chitarra acustica, accompagnata al violoncello da Ester Ambra Giannelli. Le radici della sua musica affondano nel mondo della classica, ma trovano terreno fertile nelle sonorità di George Harrison e Mark Knopfler, nelle accordature aperte di Nick Drake e Jimmy Page e nei solo fingerstyle di John Butler. Dopo il suo primo album “Dinamiche di volo”, uscito nell’ottobre 2023 per NOS Records Label, qualche mese fa ha pubblicato il singolo “Grandpa Cloud” per l’etichetta INRI Classic. A seguire, grazie al sostegno del Nuovo Imaie, spazio a Vipera, progetto musicale di Caterina Dufì, artista ed autrice la cui pratica multidisciplinare incontra scrittura, musica, performance e arte figurativa. Dopo l’EP “Tentativo di volo” (Dischi Sotterranei, 2021), l’installazione audio-visiva “Prima di fare fuoco” e il brano poetico per voce sola ed elettronica “Trafitto” (2022), lo sceneggiato radiofonico “I sassi dell’Elba”, scritto con Daniele Carcassi, e l’atto poetico elettronico “L’intrico dei rami di alberi differenti ha svelato due modi distinti per vedere il cielo” con Eugenia Delbue, alla fine del 2023 esce “Acerbo e divorato”. Prodotto da Niccolò Cruciani per Dischi Sotterranei, il suo album d’esordio è sperimentale e poetico, violentemente vivido e ispirato, elettronico e autorale. Nel corso di questi anni ha portato la sua musica live in giro per l’Italia aprendo anche i concerti di Carmen Consoli, Maria Antonietta e Owen (esperienza solista di Mike Kinsella, leader del gruppo American Football).
Venerdì 30 agosto il SEI Festival si concluderà nel Chiostro degli Agostiniani a Lecce, con il supporto del Comune di Lecce e in collaborazione con la Biblioteca OgniBene e la rassegna Agostiniani Libri. Alle 20:30, dialogando con Mimmo Saponaro, il dj, manager televisivo, conduttore radiofonico e giornalista musicale Luca De Gennaro presenterà “Generazione alternativa 1991-1995. Come la musica underground ha conquistato le classifiche e rivoluzionato il mercato” (Rizzoli Lizard). Alla fine degli anni Ottanta, la musica vive una profonda crisi di identità. All’inizio del decennio, il successo di Mtv e la diffusione del cd avevano fatto risorgere il mercato del pop, rivitalizzando stelle un po’ appassite e lanciandone di nuove, ma l’arrivo dei Novanta costringe i discografici a fare i conti con una rivoluzione che non si aspettava quasi nessuno. L’autore racconta l’imprevedibile storia dei primi anni Novanta: dalla stagione italiana dei rave a quella delle posse nei centri sociali, da Lollapalooza a Glastonbury, dalla rivalità Nirvana-Guns N’ Roses a quella Blur-Oasis, dagli esordi di Jeff Buckley al primo concerto dei Foo Fighters e molto altro. Alle 21:30 il live del pianista Thomas Umbaca: attorno a un microfono e una loop station, voce e percussioni convergono in un linguaggio fortemente espressivo. Musica come linfa vitale, dunque, che parla a un pubblico senza confini, che arriva in profondità, che prende per mano e trasporta le persone in un mondo di ombre e colori. Nelle sue composizioni istinto ritmico e ispirazione melodica si alternano e si compensano, si mescolano e si separano senza soluzione di continuità. Il suo disco d’esordio “Umbaka” (Ponderosa Music Records) è una giostra in grado di trasformarsi in un rifugio accogliente per chiunque si immerga nel suo ascolto poiché narra un’umanità che tutti conosciamo.