Paziente dimessa dal PS di Galatina e operata per neoplasia a Scorrano. Interviene con una nota ASL Lecce

Paziente dimessa dal PS di Galatina e operata per neoplasia a Scorrano. Interviene con una nota ASL Lecce

24 Agosto 2024 Off Di Redazione

Nei giorni scorsi è stato al centro dell’attenzione il caso di una signora che si è recata nel Pronto Soccorso di Galatina lamentando vomito e insistenti dolori addominali poi dimessa senza ulteriori accertamenti diagnostici. Il giorno dopo, la signora si è recata al Pronto Soccorso di Scorrano e dopo una Tac le è stato diagnosticato un tumore all’altezza dell’intestino. Da qui, il ricovero e l’operazione d’urgenza.

Per cercare di fare chiarezza su quanto denunciato dalla paziente, è intervenuto il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che ha disposto un’ispezione del NIRS (Nucleo Ispettivo Regionale Sanità) presso il nosocomio galatinese.

Ora, sull’episodio interviene ASL Lecce che, dopo l’istruttoria della struttura Rischio clinico aziendale, evidenzia come “la diagnosi oncologica non potesse emergere già al primo contatto con i sanitari del PS dell’Ospedale di Galatina, unità operativa di emergenza urgenza”. Poi aggiunge che “grazie anche al percorso diagnostico effettuato a Galatina, gli operatori del Pronto Soccorso di Scorrano, dinanzi ad un acuirsi dei sintomi, sono stati in grado, diagnosticando la neoplasia e operando la paziente, a scrivere una pagina di eccellente sanità”.

Riportiamo, di seguito, la nota integrale di ASL Lecce:

“È stata avviata un’istruttoria e le necessarie verifiche attraverso la struttura Rischio clinico aziendale e, per acquisire ulteriori e necessari elementi di valutazione, è stata ricostruita la recente storia clinica della paziente.

La signora, già nel mese di luglio, e per la stessa sintomatologia, si era opportunamente rivolta al proprio medico di medicina generale. Il medico, dalle informazioni in nostro possesso, avrebbe prescritto accertamenti radiologici a cui la paziente non si sarebbe sottoposta, probabilmente per l’attenuarsi dei sintomi.

Con la ricomparsa dei sintomi la paziente si è recata nel Pronto Soccorso di Galatina, accusando una aspecifica sintomatologia addominale (addominalgia e non addome acuto che avrebbe richiesto una differente procedura diagnostica), che è stata adeguatamente sottoposta a valutazione obiettiva, laboratoristica (tra cui indici di infiammazione, emocromo, indici di funzionalità renale ed epatica, equilibrio elettrolitico, coagulazione ed enzimi cardiaci) e strumentale cardiologica che hanno escluso acuzie in corso, meritevoli, a giudizio del medico in servizio, di esami di diagnostica per immagini da eseguire in regime di urgenza.

Gli esiti delle indagini, associati alla aspecifica sintomatologia lamentata, hanno correttamente orientato i sanitari a dimettere la paziente con affidamento al medico curante.

La persistenza e ingravescenza della sintomatologia hanno indotto la paziente a recarsi circa 11 ore dopo al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Scorrano. Proprio in considerazione del precedente accesso nel Pronto Soccorso di Galatina e del relativo percorso diagnostico effettuato (esame obiettivo ed esami ematochimici nella norma), nonché del peggioramento della sintomatologia, i sanitari hanno ritenuto opportuno effettuare un approfondimento diagnostico mediante esecuzione di RX addome prima e di TC addome successivamente; quest’ultima ha consentito di porre la diagnosi di neoplasia stenosante del colon fino ad allora completamente ignorata.

Si ritiene pertanto, alla luce dell’istruttoria compiuta finora dalla struttura Rischio clinico aziendale, che la diagnosi oncologica non potesse emergere già al primo contatto con i sanitari del PS dell’Ospedale di Galatina, unità operativa di emergenza urgenza.

Grazie anche al percorso diagnostico effettuato a Galatina, gli operatori del Pronto Soccorso di Scorrano, dinanzi ad un acuirsi dei sintomi, sono stati in grado, diagnosticando la neoplasia e operando la paziente, a scrivere una pagina di eccellente sanità.

Continueremo a seguire il caso nell’interesse della paziente e della qualità dei servizi e delle prestazioni erogate nelle strutture aziendali”.

 

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