A Lecce tre giorni per spiegare il patrimonio bizantino dell’Italia meridionale

A Lecce tre giorni per spiegare il patrimonio bizantino dell’Italia meridionale

19 Settembre 2024 Off Di Redazione

Prenderà il via venerdì 20 settembre, presso il Museo Castromediano di Lecce, alle ore 9:30, il convegno internazionale sul Patrimonio Bizantino dell’Italia Meridionale. Organizzato principalmente dal Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, l’evento segna una tappa importante nello studio della nostra storia, società e cultura, contribuendo a spiegare le caratteristiche peculiari di Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

Per circa 500 anni, tra il VI e il XII secolo, gran parte dell’Italia meridionale ha fatto parte dell’Impero bizantino. Questa appartenenza ha avuto un effetto duraturo sulla popolazione, influenzando i modelli di insediamento, la lingua, la religione, le tradizioni. Splendidi resti, come le chiese di S. Pietro ad Otranto e la Cattolica di Stilo o le numerose pitture murali in stile bizantino nelle chiese rupestri, rappresentano infatti solo la punta di un iceberg.

Il convegno segna la conclusione di un progetto, coordinato dal prof. Paul Arthur, iniziato nel 2019 e che ha visto la collaborazione di cinque università (Università del Salento, di Foggia, della Calabria, di Catania e della Basilicata) e di numerosi studiosi. Ne è scaturito un nuovo esame del paesaggio e della documentazione storica e archeologica, nonché un catalogo di oltre 1.500 siti e migliaia di oggetti di epoca bizantina sparsi in tutto il Paese, dalla Sicilia alla Puglia.

Nel corso della tre-giorni, l’Italia meridionale bizantina sarà illustrata e discussa da studiosi italiani ed europei al fine di avviare una fase di diffusione dei risultati di questo lavoro tra il grande pubblico, le scuole, le amministrazioni locali e regionali, anche attraverso uno specifico sito web. L’auspicio è che le nuove conoscenze e il rinnovato interesse, non solo italiano, per questo importante periodo storico e culturale possano portare a ricadute che contribuiscano a valorizzare il Sud, a favorire la conservazione dei resti e tradizioni e ad accrescere il potenziale turistico del Paese.

Sua Santità Bartholomew I, Arcivescovo di Costantinopoli-Nuova Roma, e Patriarca Ecumenico, al quale l’Università del Salento ha conferito la laurea honoris causa nel 2016 per il suo impegno nella salvaguardia del patrimonio culturale e naturale del pianeta, ha concesso il patrocinio al convegno sul “Patrimonio Bizantino dell’Italia Meridionale”, esprimendo le seguenti motivazioni:

“Questo simposio si propone di approfondire il ricco e duraturo patrimonio culturale della Magna Grecia. Inoltre, esaminerà i fattori che hanno e continuano a influenzare profondamente la sua vita storica, culturale e spirituale nel corso della storia fino ad oggi, come i legami con la tradizione cristiana ortodossa orientale e la nostra Venerabile Sede di Costantinopoli.

Accogliamo con favore gli sforzi per preservare e promuovere questa eredità e sottolineiamo l’importanza di evidenziare i 500 anni di presenza bizantina – compreso il suo impatto sulla vita quotidiana – agli studiosi, al pubblico e a chiunque sia interessato.

Di conseguenza, siamo lieti di estendere il patrocinio del Patriarcato ecumenico alla vostra conferenza, che ci auguriamo serva da impulso per ulteriori studi sull’argomento e contribuisca ad aumentare la consapevolezza del carattere proficuo e unico della regione.

Pregando che questo incontro abbia successo, chiediamo al Signore che il dialogo promosso attraverso di esso porti nuove intuizioni e rafforzi i legami di amicizia e cooperazione tra studiosi e istituzioni al di là delle frontiere”.

Responsabili delle unità di ricerca: Proff. Lucia Arcifa (Univ. Catania), Paul Arthur (Univ. Salento), Adele Coscarella (Univ. Cosenza), Pasquale Favia (Univ. Foggia), Roberta Giuliani (Univ. Foggia – ora Univ. Bari), Francesca Sogliani (Univ. Basilicata)-

 

Condividi: