Teatro, scrittura e ascolto con il progetto “Ri-nascere genitori: generatori di diritti”

Teatro, scrittura e ascolto con il progetto “Ri-nascere genitori: generatori di diritti”

7 Ottobre 2024 Off Di Redazione

Sono aperte le iscrizioni per partecipare al laboratorio intensivo di teatro e scrittura del progetto “Ri-nascere genitori: generatori di diritti”, ideato da Ura Teatro, in collaborazione con l’associazione Destina ETS e sostenuto dalla seconda edizione dell’avviso “Futura – La Puglia per la parità”, promosso dal Consiglio regionale della Puglia.

Diretto dall’attrice, autrice e regista Anna Chiara Ingrosso e organizzato da Laura Scorrano, il percorso formativo coinvolgerà dodici persone per esplorare, attraverso il linguaggio teatrale, come maternità e paternità possano incontrarsi e dialogare, esprimendo energie e visioni differenti ma comuni sui propri diritti. In una società sempre più orientata alla produzione e al consumo, dove si colloca la famiglia? La maternità è ancora spesso percepita come un limite, piuttosto che come un’opportunità di evoluzione personale e sociale. E la paternità? Quanto può il riconoscimento dei diritti dei padri favorire una condivisione dei doveri genitoriali e ridurre la pressione sulla figura materna, tradizionalmente vista come unica responsabile della crescita dei figli?

Da venerdì 11 a domenica 13 ottobre e da venerdì 18 a domenica 20 ottobre (dalle 10 alle 18), nelle sale di Tagliatelle – Stazione Ninfeo di Lecce, i partecipanti (genitori, coppie in attesa, o chiunque voglia indagare il proprio senso di maternità e paternità ancora inespresso) cercheranno di rispondere a queste domande. Corpo e parola saranno messi al servizio di un unico tema: generare non solo esseri umani, ma anche idee e progetti, originando così nuovi diritti.

I weekend del laboratorio si concluderanno con due eventi aperti al pubblico. Domenica 13 ottobre alle 19:30 (ingresso libero) andrà in scena lo spettacolo “Stato interessante. Metamorfosi delle maternità” con Adele Benlahouar, Roberta Apos, Tina Aretano, Elena Cibin, Valentina Perrone, Marta Trevisi e Alessandra Villa, per la regia di Anna Chiara Ingrosso, in collaborazione con l’associazione Alveare e l’associazione Rinascere al Naturale. Lo spettacolo è nato lo scorso anno dall’omonimo progetto, sostenuto dalla prima edizione dell’avviso “Futura – La Puglia per la parità”, promosso dal Consiglio regionale della Puglia. Ma chi è madre? Quali sono le parole che le donne, madri o meno, non osano dire per paura di essere giudicate? Come cambia il corpo e i gesti di una donna quando affronta, inesorabile, il peso della maternità come scelta consapevole, responsabilità condivisa o imposizione sociale? Sette donne, con biografie, esperienze, idee e aspettative diverse, costruiscono un collage multicolore: monologhi personali, ma anche movimenti corali, consuetudini tramandate e nuove forme acquisite. È un processo laboratoriale, un opificio creativo che, al di là della forma, racconta cosa significa essere un corpo femminile, accettarlo o rifiutarlo, ma soprattutto vivere la sua continua metamorfosi.

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