La Stroke Unit del “Vito Fazzi” di Lecce riconosciuto come Centro “Diamante”

La Stroke Unit del “Vito Fazzi” di Lecce riconosciuto come Centro “Diamante”

13 Novembre 2024 Off Di Redazione

Il “Vito Fazzi” di Lecce, con il lavoro congiunto e coordinato della Neurologia-Stroke Unit e Neuroradiologia insieme a 118 e Pronto Soccorso, è stato riconosciuto come Centro ‘Diamante’, il massimo riconoscimento attribuibile ad un Centro Ictus nell’ambito del programma ESO – Angels Awards, nel primo trimestre del 2024, e come Centro Platino nel secondo trimestre del 2024. Ulteriori attestazioni per il Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce, già qualificatosi come Centro ORO nel quarto trimestre dell’anno 2023.

Gli ESO-Angels Awards sono riconoscimenti assegnati agli ospedali dell’European Stroke Organization che hanno dimostrato i migliori percorsi di cura al servizio dei pazienti colpiti da Ictus.

Inoltre, secondo il rapporto Agenas 2023, il “Vito Fazzi” è il presidio pugliese che effettua il maggior numero di ricoveri per ischemia cerebrale e il settimo in Italia per numero di trattamenti endovena con tassi di mortalità e riammissioni ospedaliere a 30 giorni in linea con i dati nazionali.

Sulla base di questi parametri il “Vito Fazzi” è una una delle poche unità territoriali in Italia ad aver quasi raggiunto gli obiettivi prefissati.

Dall’inizio dell’anno sono state eseguite 238 procedure: 164 trombolisi endovenose, 118 trombectomie meccaniche (rivascolarizzazione endovascolare) e di queste 44 sono combinate (pazienti sottoposti a trombolisi endovenosa e trombectomia).

ASL Lecce è al lavoro da anni per migliorare il percorso pre-ospedaliero e intraospedaliero nella gestione dell’ischemia cerebrale. Sono infatti attivi da anni protocolli aziendali che prevedono il teleconsulto con la neurologia-stroke unit e la preallerta del 118 nei casi di sospetta ischemia cerebrale per permettere un veloce accesso al pronto-soccorso ed alla neuroradiologia. L’importanza dell’inquadramento clinico precoce è connessa sia alla possibilità di intraprendere una terapia nelle primissime fasi dell’evento sia alla necessità di attuare una prevenzione precoce di un eventuale deterioramento del quadro neurologico e delle complicanze neurologiche e/o mediche. L’ischemia cerebrale è difatti una patologia “tempo dipendente”: la precocità delle cure è fondamentale per l’esito della malattia ed è essenziale che la ‘rete’ per il trattamento funzioni per garantire la miglior terapia possibile nel minor tempo possibile e per assicurare una maggiore probabilità di recupero e la minore disabilità possibile ai pazienti. Per questo motivo l’Ospedale Vito Fazzi aderisce da anni al ‘progetto TAC’, che prevede l’inizio della somministrazione del farmaco trombolitico in Neuroradiologia, con riduzione dei tempi di trattamento e miglioramento dell’efficacia degli stessi.

Lo scorso 1 novembre, in occasione della giornata mondiale contro l’ischemia cerebrale, si è svolta, presso il DEA Fazzi, una mattinata di screening, gratuita ad accesso libero, durante la quale sono stati effettuati circa 90 ecocolordoppler del vasi del collo e 30 visite cardiologiche oltre alla valutazione dei fattori di rischio vascolare.

 

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