“Il pane, semplicità e mistero”. UniPopolare di Galatina incontra Andrea Cirolla di Settecroste

“Il pane, semplicità e mistero”. UniPopolare di Galatina incontra Andrea Cirolla di Settecroste

2 Dicembre 2024 Off Di Redazione

Questa sera, alle ore 18:00, nella sala conferenze dell’ex Palazzo De Maria, in Corte Taddeo, è previsto un primo appuntamento del ciclo “Antichi e nuovi sapori” organizzato dall’Università Popolare di Galatina. E’ previsto un incontro con Andrea Cirolla, del laboratorio del pane “Settecroste”, che parlerà sul tema “Il pane, semplicità e mistero”, colloquiando con il presidente Mario Graziuso.

Gli altri step del corso sono previsti il 9 dicembre con Samuel Facecchia, Chiara Villani e Gabriele Toraldo su “I panificati di Staglio” e il 16 dicembre con Davide Ascalone su “Il pasticciotto tra storia e cultura”.

Nell’incontro odierno Andrea Cirolla proporrà la filosofia che anima il suo laboratorio del pane “Settecroste”, un piccolo ambiente, intimo, arredato con un gusto semplice, ma caldo, come il tepore che proviene dal suo forno, nel centro storico del nostro paese, divenuto oramai meta di persone che vengono anche da molti paesi italiani ed esteri ad acquistare le sue prelibatezze, prodotte con la massima cura e con una grande cultura gastronomica.

Il nome Settecroste, “il pane dalle sette croste”, è stato ripreso da un testo dello slavista Predrag Matvejevic, Pane nostro, frutto di una lunga ricerca sul pane, perché “la storia del pane è una grande storia, ricca di sapienza e di poesia, d’arte e di fede, che abbraccia l’intera storia dell’umanità”.

E questa citazione consente di aprire un focus sulla formazione del nostro ospite: classe 1983, laurea in Filosofia e un passato nel settore del giornalismo e dell’editoria, bergamasco di origini, è stato definito un “migrante al contrario” che ha scelto il sud come nuova residenza, giungendo dopo varie esperienze formative, nell’ambito della panificazione, ad aprire il suo laboratorio del pane nella nostra Galatina a cui va la sua riconoscenza perché “accoglie ogni giorno con un sorriso la sua proposta di cibo sano ed etico. Con un sorriso e con sincero entusiasmo”.

Racconta di aver sempre ammirato “fin da bambino, la destrezza delle mani di sua madre in cucina e che l’artigianalità dei prodotti è sempre stata una sua passione”.

Pur definendosi un autodidatta, annovera tra i suoi modelli, conosciuti direttamente o attraverso il loro magistero, Silvia Cancellieri, Davide Longoni e il suo Maestro assoluto Eugenio Pol, uno dei più grandi nomi della panificazione moderna, a cui si ispira per un comune modo di intendere l’ambiente e il nostro pianeta e per la sua capacità di scelta e di rispetto della materia prima.

Quale riconoscimento del suo impegno per una diffusione della cultura del pane e della produzione di un cibo “naturale, locale e solidale”, Andrea Cirolla ha ottenuto il premio 2024 “Panettiere emergente” di Gambero Rosso, come pubblicato nella Guida Pane e panettieri 2025.

Mario Graziuso

 

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