Pagliaro (LPD): “Pazienti nel corridoio e personale allo stremo al Pronto Soccorso di Copertino”
15 Gennaio 2025“Inferno al Pronto Soccorso dell’ospedale di Copertino, il secondo della provincia di Lecce per numero di accessi: molti pazienti, per lo più anziani, parcheggiati sulle barelle in fila nel corridoio in mancanza di posti letto; soli cinque medici in servizio (di cui due esonerati dai turni di notte) e personale logorato da turni di lavoro massacranti, anche per coprire le assenze dei colleghi in malattia” – dichiara il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.
“Una situazione al collasso, che allunga i tempi di presa in carico dei pazienti e fa salire alle stelle nervosismo e stress. Senza medici a disposizione, non c’è neppure la possibilità di prescrivere un antipiretico per i pazienti febbricitanti o un calmante per chi soffre ma è costretto ad aspettare per dare precedenza ai casi più gravi. Vengano il presidente Emiliano e l’assessore Piemontese a constatare l’abisso in cui è precipitata la sanità nel Salento, anziché fare proclami sulla qualità degli ospedali e dei servizi di prossimità – aggiunge il consigliere regionale -. Nulla è cambiato, se non in peggio, rispetto alla mia ispezione di due anni fa. Era il 14 febbraio 2023 quando, visitando il pronto soccorso dell’ospedale di Copertino, raccolsi la disperazione di un paziente anziano che da tre giorni e tre notti si trovava su una barella in corridoio, in condizioni disumane e indegne di un Paese civile. Nonostante l’abnegazione del personale, il pronto soccorso era, e rimane, una trincea con pazienti accampati in spazi assolutamente insufficienti e inadeguati, dove mancano perfino le barelle e le ambulanze restano parcheggiate all’ingresso in attesa che i pazienti a bordo possano entrare per essere visitati. Sul pronto soccorso di Copertino continuano a convergere i mezzi del 118 che non trovano posto a Lecce, anche se si tratta di un ospedale di base non attrezzato per tutte le urgenze. Il personale è allo stremo e, nonostante l’impegno quasi eroico, è esposto ad errori. Nell’audizione del 3 aprile 2023, convocata in Commissione Sanità su mia richiesta per affrontare tutti i problemi che avevo riscontrato nell’ispezione di tre settimane prima, il direttore medico Leo illustrò gli interventi migliorativi previsti al pronto soccorso, con modifiche logistiche e strutturali e il riallaccio del triage alla camera calda, in modo da eliminare la distanza fisica tra accoglienza e trattamento dei pazienti. Annunciò anche la creazione di posti di osservazione aggiuntivi per evitare lo stazionamento dei pazienti barellati, e la realizzazione di una piccola centrale operativa con tre postazioni, a supporto dei medici in turno. Tutti interventi necessari ma rimasti sulla carta. Sono stati aggiunti solo due posti letto, comunque insufficienti e inutili, se manca il personale per trattare i pazienti che continuano a restare in pronto soccorso, in attesa di ricovero, per più di tre giorni. A questo si aggiunge che, essendo cambiate le modalità di richiesta dei pasti a seguito della chiusura della mensa interna, ad ogni turno un infermiere è tenuto ad occuparsi anche delle ordinazioni telematiche dei pasti per i pazienti. E se la richiesta arriva con trenta minuti di ritardo perché c’è un’urgenza, niente pasti e niente acqua per i pazienti. È accaduto ieri – conclude il consigliere Paolo Pagliaro -, quando il personale del pronto soccorso è riuscito a racimolare 5 pasti dagli altri reparti per far cenare almeno le persone che erano lì da più di due giorni. Una situazione insostenibile che impedisce di garantire assistenza e cure adeguate ai pazienti e la necessaria serenità operativa a medici, infermieri e operatori sociosanitari. Di tutto questo chiamo a rispondere i vertici di Asl e assessorato alla sanità”.