“La Belle et la Bête”: un’esperienza di crescita e riflessione per gli studenti del Polo 1
30 Gennaio 2025Lo spettacolo “La Belle et la Bête”, prodotto dall’Erasmus Theatre e messo in scena presso il Teatro Don Bosco di Lecce, ha offerto agli studenti delle classi seconde del Polo 1 di Galatina e Collemeto un’esperienza unica di riflessione e crescita personale. Questa versione moderna e coinvolgente della celebre fiaba ha saputo andare oltre il semplice racconto, diventando un potente strumento educativo e formativo.
Lo spettacolo si è perfettamente inserito nel contesto scolastico, offrendo ai giovani spettatori un’occasione per esplorare temi fondamentali per la loro evoluzione mentale e sociale. In un’epoca in cui le nuove generazioni sono chiamate a confrontarsi con concetti di rispetto, inclusività e diversità, la rappresentazione ha trattato con sensibilità e lucidità argomenti cruciali come il rispetto per l’essere umano in tutte le sue forme, al di là di genere o identità.
“La Belle et la Bête” ha preso una posizione forte contro le discriminazioni, invitando i giovani a riflettere sul valore dell’altro e sulla necessità di superare pregiudizi e stereotipi. È stata una vera e propria denuncia contro l’ignoranza e le paure che spesso creano divisioni tra le persone. La storia ha offerto un messaggio potente di speranza e di fiducia in sé stessi, sollecitando gli studenti a credere nel potere della propria unicità e della propria capacità di accogliere la diversità.
Un altro elemento che ha arricchito profondamente l’esperienza è stato l’uso sapiente della musica, della danza e del canto, che hanno dato vita ai personaggi e permesso loro di esprimere le proprie emozioni in modo autentico. La combinazione di queste forme artistiche ha amplificato il messaggio di integrazione, crescita e riflessione, rendendo lo spettacolo ancora più coinvolgente.
I temi contemporanei come il bullismo, il cyber-bullismo e il body shaming sono stati trattati con grande delicatezza, invitando gli studenti a riflettere su comportamenti spesso dannosi ma purtroppo ancora presenti nelle dinamiche sociali. Al termine dello spettacolo, è stato possibile avviare un confronto profondo tra gli studenti, stimolato dalle problematiche emerse, che hanno avuto l’opportunità di esprimere le proprie opinioni e domande.
“La Belle et la Bête” non è solo una fiaba romantica, ma un racconto universale che ci insegna a guardare oltre le apparenze. La bellezza esteriore, tanto celebrata e invidiata, è effimera; ciò che davvero conta è la bellezza interiore, che resiste al tempo e alle avversità. La storia ci ricorda che solo attraverso la conoscenza autentica dell’altro possiamo scoprire la vera essenza delle persone.
La resilienza di Belle è un esempio di forza d’animo: affronta con coraggio le sue paure e le sue sfide, dimostrando che ciò che non ci uccide ci rende più forti. E poi c’è l’amore, protagonista assoluto della narrazione, che trionfa sull’odio, sul pregiudizio e sulla solitudine.
Quest’opera immortale è un invito a credere nella potenza del cambiamento, nel valore della comprensione reciproca e nella capacità di trasformare ciò che sembra una maledizione in una benedizione.
In sintesi, “La Belle et la Bête” non è stata solo un’opera teatrale, ma un’occasione per sensibilizzare ed educare i giovani spettatori, coinvolgendoli in una riflessione critica sui temi più rilevanti della nostra società. L’Erasmus Theatre ha saputo creare un’esperienza formativa e significativa che, senza dubbio, rimarrà nella memoria di tutti coloro che hanno partecipato.
Fiorella Mastria