
Scuola dell’infanzia “Maria Gloria Vallone” di Galatina, dove “ogni bambino appartiene a tutti”
19 Marzo 2025“Autonomia, parità e libertà di scelta educativa sono l’unica soluzione per una scuola che torni ad essere un ascensore sociale”. E’ il pensiero di suor Anna Monia Alfieri, legale rappresentante delle scuole Marcelline italiane, una delle voci più accreditate sui problemi dell’organizzazione dei sistemi scolastici. Si ispira, in un certo senso, a questa affermazione di suor Monia la Scuola dell’Infanzia “Maria Gloria Vallone” di Galatina. Una collaudata realtà che da diversi decenni ormai si è affermata come scuola del territorio, della comunità. Una scuola per le famiglie e delle famiglie, dove “ogni bambino appartiene a tutti”.
A raccontarci la storia, l’attività e gli scopi sociali della scuola, nata intorno agli anni ’50 su iniziativa di padre Giovanni Campanella, missionario del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) e indimenticato parroco della costruenda chiesa, è la direttrice Ada Marra, vera e propria anima di questa struttura che tanto ha dato e tantissimo ancora darà alla collettività.
“In quegli anni le famiglie lavoravano nei campi, in particolare coltivavano il tabacco, e il territorio era molto povero. Così le mamme erano costrette a restare fuori di casa per tutto il giorno. Padre Campanella ebbe una grande idea – racconta la responsabile dell’istituto -: costruire una scuola materna affinché i bambini potessero stare al sicuro durante l’assenza dei genitori per così tante ore. Si rivolse allora alle suore Sacramentine che in quel periodo erano già presenti a Galatina e, nel corso della costruzione del complesso parrocchiale, ci fu l’interessamento dell’on. Luigi Vallone che, in seguito alla morte della giovane figlia Maria Gloria, decise di contribuire all’edificazione della scuola materna. A quel punto, padre Campanella ritenne di intitolare la stessa scuola alla figlia dell’on. Vallone. Siamo nel 1965 ma il complesso fu completato nel 1968 quando iniziò l’attività grazie alla partecipazione delle suore Sacramentine. Fu stipulata una convenzione tra la parrocchia e l’Istituto che aveva sede a Bergamo e tale accordo è durato sino al 2012. Quando anche le ultime suore lasciarono Galatina, si corse seriamente il rischio di perdere per sempre la scuola”.
La “Maria Gloria Vallone” è una scuola parrocchiale di ispirazione cattolica che conta oggi la presenza quotidiana di 70 bambini e bambine, il lavoro di otto educatrici e di una cuoca, il supporto di un collaboratore e la supervisione della direttrice.
“Al programma formativo e culturale della scuola aggiungiamo quello di formazione cristiana che segue l’anno liturgico – aggiunge la sig.ra Marra -. Ai bambini si insegnano le preghiere, si accompagnano in un percorso che comprende i vari periodi dell’anno e in cui si spiegano, ad esempio, l’Avvento, il Natale e la Quaresima”.
Ma la scuola si caratterizza anche per l’organizzazione puntuale, precisa e “impeccabile” in ogni settore di attività: dall’amministrazione alla gestione del personale, dal rapporto con famiglie ed enti alla cura della struttura, dal programma scolastico a quello di formazione.
“Il legale rappresentante della scuola è il parroco, padre Osvaldo Coppola, missionario della Consolata, ed essendo una scuola parrocchiale, sentiamo l’impegno di andare incontro alle famiglie. Abbiamo fatto la scelta di non avere profitti e quindi si lavora per coprire le spese e garantire i servizi ai nostri bambini – spiega con un pizzico di orgoglio la direttrice Ada Marra -. L’amministrazione è affidata ai componenti del consiglio pastorale che lavorano come volontari. Io e Mario Paglialunga, un ex impiegato di banca, oggi in pensione, che dedica ogni giorno tanto del suo tempo alla vita della scuola, siamo affiancati da altri amici che offrono la loro disponibilità in base ai bisogni quotidiani. La gestione è svolta da un comitato composto dal parroco pro tempore, dal vice parroco, da un componente del consiglio degli affari economici e da un componente del consiglio pastorale. Nel nostro caso, Mario Paglialunga fa parte del comitato degli affari economici ed io di quello di gestione”.
Il ruolo della scuola sul territorio cittadino è fondamentale perché prima di tutto vi è la collaborazione con famiglie. Ciò garantisce una crescita integrale dei bambini, così come primario è il rapporto con l’amministrazione comunale in funzione dell’integrazione con il sistema scolastico che, come spiega ancora la sig.ra Marra, “consente di rendere il servizio sempre più efficiente ed efficace. Soprattutto, un servizio quanto più vicino alle famiglie, per andare incontro alle necessità e alle esigenze dei genitori nonché a garantire un costo decisamente basso dei servizi ma, allo stesso tempo, un’alta qualità dell’offerta”.
Oltre che ai bisogni delle famiglie, la scuola è particolarmente attenta alle disposizioni di carattere amministrativo e finanziario. “Ogni contributo rende la retta mensile sempre accessibile e siamo disponibili anche a venire incontro a chi sta attraversano periodi economici critici. I bambini hanno sempre il loro posto a scuola, anche se la famiglia non è in grado di corrispondere quello che dovrebbe. Esiste un grande coinvolgimento dei genitori in tutte le iniziative che si intendono intraprendere e loro ci rendono partecipi delle loro esigenze. Vi è una forte sinergia e ciò fa sì che anche i genitori si rendano disponibili ed aperti nei confronti di tutti noi, dirigenti, educatrici e collaboratori”.
La scuola, quindi, vive ed opera in una dimensione familiare, di grande affiatamento sia tra il personale che nel rapporto con tutti i bambini. “Ogni bambino appartiene a tutti” – ama sottolineare la direttrice che poi aggiunge – “questo dovrebbe essere il motto della scuola dell’infanzia Maria Gloria Vallone”.
Non si potrebbe descrivere in altro modo dopo averla visitata, dopo aver conosciuto i componenti dello staff che con tanta passione la “animano”, dopo aver toccato con mano quanto amore è racchiuso tra quelle mura.
Anche la partecipazione attiva dei collaboratori è fondamentale. Si integrano nei diversi ruoli, “che non sono rigidi” perché ognuno aiuta l’altro a raggiungere l’obiettivo prefissato. Il personale “sente che la scuola come sua” e quindi fa tutto quello che è necessario e con la massima disponibilità per venire incontro alle necessità quotidiane.
Ogni componente di questa grande famiglia segue passo dopo passo la vita della scuola. Ogni giorno e con un attaccamento e un amore verso i più piccoli che sono un autentico valore aggiunto.
“Io e Mario – racconta ancora la direttrice – partecipiamo al pranzo assieme ai bambini e gustiamo i piatti che con passione prepara la cuoca. Ma prima ancora, seguiamo l’acquisto delle materie prime per la nostra cucina, di quei prodotti sani e genuini che sono la base per preparare ai bambini, nel pieno rispetto di quanto prescritto dalle norme in vigore, delle pietanze buone e gustosissime”.
Insomma, un’attività che regala alla direttrice e ai suoi collaboratori tante soddisfazioni ma che comporta, però, un’attenta ed oculata gestione nonché grossi sacrifici da parte di ogni componente. Ciò significa massima attenzione alle persone, affinché tutti possano avere quello di cui hanno bisogno e le famiglie sentire ogni figliolo come a casa.
“Non è semplice portare avanti una struttura così complessa ed organizzata, ma l’impegno ed i sacrifici di ognuno di noi consentono di essere sempre un passo avanti – sottolinea Ada Marra -. Ciò che preoccupa è, invece, la riduzione delle nascite che potrebbe portare a una riduzione delle iscrizioni. Ma godiamo della massima fiducia da parte del mondo delle famiglie e l’ottimo lavoro svolto sino ad ora ci consentirà sicuramente di continuare a far vivere la nostra scuola per ancora tanti anni”.
Infine, la direttrice rivolge un messaggio a chi ha permesso di avere oggi una scuola che continua ad essere punto di riferimento non solo per il Rione Italia ma per un’intera città.
“Vorrei dire grazie a padre Campanella per l’intuizione che ha avuto e per l’opera straordinaria che è riuscito a realizzare – conclude la sig.ra Marra -. Dobbiamo andare indietro nel tempo, a 70 anni fa, e ricordare che fu lui a pensare ad una scuola che avesse certi requisiti, a progettare, a programmare e mettere su la prima pietra di questa realtà che oggi tutti amano”.
Daniele G. Masciullo