“No a depotenziamento dell’ospedale di Casarano. Presidio da difendere a servizio del territorio”

“No a depotenziamento dell’ospedale di Casarano. Presidio da difendere a servizio del territorio”

14 Marzo 2025 Off Di Redazione

“Poco o nulla è cambiato rispetto a due anni fa. Nonostante gli impegni assunti in Commissione Sanità a luglio 2023, a seguito della mia prima ispezione del febbraio 2023, l’ospedale di Casarano sembra avviato al taglio progressivo di servizi e operatività. Un presidio già declassato da primo livello a ospedale di base, nonostante il suo bacino d’utenza di 180mila abitanti che in estate si moltiplica per le presenze turistiche – dichiara Paolo Pagliaro, consigliere regionale di Fratelli d’Italia -. L’ispezione conferma purtroppo i timori che non ci sia la volontà politica di valorizzare quest’ospedale ma anzi di affossarlo, a dispetto del suo grande potenziale di risorse professionali e strumentali e i suoi reparti d’eccellenza: Urologia, Neurologia, il Centro di orientamento oncologico. A Urologia servirebbe un ecografo più performante di ultima generazione e una colonna endourologica in sala operatoria perché quella esistente è vecchia di vent’anni. A Ortopedia vi è una grave penuria di operatori sociosanitari, con difficoltà a coprire i turni. Oggi c’era un solo oss in servizio, per ben 24 pazienti. Il reparto di Oncologia ha solo due medici nonostante conti 65 ingressi giornalieri e sussistono i ritardi della rete Coro su indagini, analisi e diagnostica richiesti da Casarano. A queste carenze sopperiscono però gli oncologi supportati dai volontari Lilt, ed è unanime l’apprezzamento e il ringraziamento dei pazienti per il servizio Coro, esemplare per qualità delle cure e umanità. C’è poi il caso del reparto di Chirurgia generale, sul quale ho acceso i riflettori con una richiesta di audizione a novembre 2024 per il rischio depotenziamento che purtroppo è confermato dai fatti. Il reparto conta 24 posti letto, ma oggi vi era una sola paziente ricoverata. Mancano medici per le guardie notturne e i festivi, e mancano gli anestesisti. Secondo la Asl non devono esserci reparti e servizi uguali a Casarano e negli ospedali vicini per razionalizzare le scarse risorse umane – medici, infermieri e oss – ma è evidente che c’è un problema di organizzazione, visto che in tutti gli ospedali dell’Asl Lecce si lamenta la carenza di posti letto per lungodegenti e la sosta forzata in barella nei pronto soccorso, mentre a Casarano il reparto di Chirurgia generale è vuoto. Già nella mia prima ispezione – aggiunge Pagliaro – segnalai la carenza di anestesisti, e la situazione è ancora in stallo, pregiudicando la capacità interventistica dell’intero ospedale. Anche sul fronte delle apparecchiature, ho dovuto riscontrare carenze gravi che già avevo segnalato, e alcune nuove strumentazioni acquistate non sono state sistemate nei reparti dove vi era necessità, al contrario di quanto mi era stato garantito in audizione. Ma la mia battaglia continua, a difesa dei servizi sanitari dell’ospedale di Casarano e di tutta la provincia di Lecce. La sanità è un diritto da assicurare su tutto il territorio salentino, che soffre carenze gravi e buchi di assistenza da colmare. Rinnovo il mio appello al presidente Emiliano e all’assessore Piemontese perché vengano a rendersi conto dello stato in cui è ridotta la nostra sanità, soprattutto quella territoriale che il governatore si è più volte impegnato a potenziare e che invece cade a pezzi” – conclude il consigliere Paolo Pagliaro.

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