La giornalista d’inchiesta Stefania Divertito presenta il volume “Uccidere la natura”

La giornalista d’inchiesta Stefania Divertito presenta il volume “Uccidere la natura”

16 Aprile 2025 Off Di Redazione

Prosegue “Nel frattempo”, rassegna ideata e promossa dall’associazione Diffondiamo idee di valore, in collaborazione con Coolclub e Uasc, che anticipa la dodicesima edizione del festival Conversazioni sul Futuro. Questa sera, alle ore 19:00, gli spazi di Tagliatelle Stazione Ninfeo a Lecce, in collaborazione con Libreria Liberrima, accoglieranno la presentazione del libro “Uccidere la natura. Come l’umanità distrugge e salva l’ambiente” di Stefania Divertito, appena uscito per Il saggiatore. Dopo l’introduzione della direttrice artistica Gabriella Morelli, la giornalista d’inchiesta specializzata in tematiche ambientali dialogherà con Mauro Buonocore, coordinatore delle attività di comunicazione e dei rapporti con i media della Fondazione CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici).

La Natura non muore in silenzio: ogni fiume avvelenato, ogni foresta distrutta, ogni costa devastata è un grido che reclama giustizia. Uccidere la natura di Stefania Divertito racconta questo “ecocidio”, le ferite invisibili, presenti in tutto il mondo, e tristemente ignorate, e ci invita a vedere l’ambiente non solo come una risorsa, ma come un essere vivente degno dei suoi diritti. In Colombia, il fiume Atrato, avvelenato dalle attività minerarie illegali, è stato riconosciuto come “soggetto di diritti”, un’entità che richiede tutele giuridiche, grazie alla lotta delle comunità indigene che dipendono dalle sue acque per la sopravvivenza. In Nuova Zelanda, il fiume Whanganui, considerato sacro dai maori, ha ottenuto la stessa dignità giuridica, diventando una delle prime realtà naturali al mondo a ricevere protezione legale. Il reato internazionale di ecocidio può quindi essere uno strumento per ristabilire giustizia. Uccidere la Natura è un racconto che sfida l’idea di progresso basata sullo sfruttamento illimitato delle risorse. Riconoscere la Natura come un essere vivente implica riscrivere il nostro rapporto con essa, immaginando un futuro in cui la Terra non conosca più vittime silenziose, ma diventi un luogo in cui vita e giustizia possano finalmente coincidere.

L’autrice
Stefania Divertito (Napoli, 1975) è stata portavoce del ministro dell’Ambiente Sergio Costa e capo ufficio stampa del ministero dell’Ambiente nei governi Conte I, II e in quello Draghi. È stata premiata nel 2005 come “cronista dell’anno” per la sua inchiesta quinquennale sull’uranio impoverito, nel 2013 ha ricevuto il premio Pasolini per la sua inchiesta sull’amianto e nel 2022 ha ricevuto il premio Eternot di Casale Monferrato per il suo impegno contro l’amianto. È autrice di saggi su ambiente, inquinamento ed eco-giustizia.

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