Servizi socio sanitari per ragazzi con autismo. Pagliaro: “Assistenza carente, famiglie lasciate sole”
14 Aprile 2021“Oggi abbiamo affrontato in Commissione Sanità, su mia richiesta, un problema serissimo che riguarda molti bambini e ragazzi pugliesi con disturbi dello spettro autistico. Un problema che coinvolge nel profondo anche le loro famiglie, spesso lasciate sole ad affrontare una condizione molto difficile” – dichiara il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.
“Dalle segnalazioni che ci giungono, sappiamo che in Puglia molte di questi bambini e ragazzi non possono contare su interventi e percorsi di abilitazione e riabilitazione qualificati – aggiunge Pagliaro – con la mia richiesta di audizione ho voluto accendere i riflettori su questa realtà, per avere un quadro chiaro dei servizi erogati dai CAT (Centri Territoriali per l’Autismo) e dalle strutture socio riabilitative, e della loro capillarità sul territorio regionale.
Non abbiamo però ricevuto tutte le risposte che speravamo di ricevere, seppur la Regione dica di voler risolvere le problematiche. Ringrazio però per la disponibilità la dottoressa Memeo perché si è dimostrata sensibile al problema e aperta al dialogo.
Quindi vogliamo capire qual è la reale situazione dell’autismo in Puglia, ritengo basilare conoscere esattamente il numero dei bambini e ragazzi autistici e delle strutture realmente ad essi dedicate operative e che possono diventare operative nella regione per aiutarle ad operare nel migliore dei modi. Conoscendo i numeri potremo anche capire come impiegare i fondi, dunque attendiamo i dati. Abbiamo chiesto conto delle coperture finanziarie perché bisogna rimpinguarle, per non creare ulteriori disagi per le strutture. Bisogna semplificare le cose e renderle semplici, qui parliamo di una problematica molto importante e non possiamo liquidarla con superficialità.
Da mesi le famiglie vanno avanti in solitudine, facendosi anche carico di costi importanti per sopperire alle carenze di un servizio pubblico spesso assente. Ogni giorno lottano con il problema e con le istituzioni. I regolamenti sull’autismo in Puglia sono inapplicati, e questo grava anche sui centri che si sono adeguati ma non vedono ancora né accreditamenti né autorizzazioni né adeguamento delle rette. Queste strutture sono al collasso, perché continuano a sostenere costi fissi e di personale gravosi, senza il minimo contributo da parte della Regione.
Altrettanto importante l’attivazione di centri per il “dopo di noi”, che si prendano cura dei ragazzi autistici quando non ci saranno più genitori e familiari in grado di assisterli, per evitare che questi soggetti fragili vengano abbandonati a se stessi.
Auspico infine che si rimetta in moto il tavolo operativo per i problemi dell’autismo e su questo ho trovato ampia disponibilità della dottoressa Memeo.
Quindi non dobbiamo perdere altro tempo e siamo chiamati ad un atto di responsabilità per migliorare la qualità della vita di queste famiglie e di queste persone costrette a convivere con tante insidie. È il momento di regole chiare, ordine, e soprattutto di una programmazione seria per prevenire il fabbisogno senza dover inseguire l’emergenza”.