Concessioni balneari e Adunanza del Consiglio di Stato. Dichiarazione del Sindaco di Lecce Salvemini
29 Maggio 2021Come è noto, il Presidente del Consiglio di Stato Filippo Patroni Griffi, con decreto 160 del 24 maggio 2021, ha deferito alla Adunanza plenaria del Consiglio di Stato del prossimo 13 ottobre 2021 le questioni relative alle proroghe automatiche e generalizzate delle concessioni demaniali marittime e alla sussistenza, o meno, dell’obbligo per l’apparato amministrativo e per i funzionari dello Stato di disapplicare la norma nazionale (la legge 145/2018) che dispone, in maniera “confliggente col diritto dell’Unione Europea”, le proroghe al 2033.
La “Plenaria” dovrà anche stabilire se l’obbligo di disapplicazione sia riservato ai Giudici o spetti anche alle altre articolazioni dello Stato (come avvenuto nel caso di Lecce). Dalla decisione della Plenaria dipenderà il destino dei provvedimenti di proroga al 2033 che alcune amministrazioni locali hanno già concesso.
La decisione di Patroni Griffi giunge dopo la lettera del 19 aprile scorso, con la quale il Sindaco di Lecce Carlo Salvemini, all’indomani della ordinanza con cui la V Sezione del CdS riteneva di rigettare la tutela cautelare proposta dai legali del Comune (Laura Astuto e Silvestro Lazzari) contro la sentenza del Tar Lecce 73/2021, chiedeva al vertice di Palazzo Spada di dispiegare ogni opportuno intervento “ai fini di una sollecita decisione di merito della questione di rilevante importanza, la cui urgenza è evidente, esposta ai rilievi della Commissione Europea ed alle connesse conseguenze”. Nel riscontro alla lettera del Sindaco, il 26 aprile scorso, il Presidente Patroni Griffi assicura tempestività sull’approfondimento del tema, peraltro già noto al Consiglio di Stato.
Così è stato: l’iniziativa di Patroni Griffi, assunta, come si legge nel decreto, in ragione della “particolare rilevanza economico-sociale” della questione e per “assicurare certezza e uniformità di applicazione del diritto da parte delle amministrazioni interessate, nonché uniformità di orientamenti giurisprudenziali”, riguarderà l’appello pendente presso la V sezione del Consiglio di Stato proposto dal Comune di Lecce contro la sentenza del Tar Lecce n. 73/2021, con la quale il giudice amministrativo ha ritenuto non spetti al dirigente comunale disapplicare la norma.
“L’iniziativa del Presidente Patroni Griffi, che mi sento di ringraziare da sindaco e alle prese come tanti colleghi con questa spinosa materia, ribadisce la complessità nella quale ci si muove sul terreno del rilascio delle proroghe delle concessioni balneari – dichiara il sindaco di Lecce Carlo Salvemini – Un tema di rilevantissimo interesse economico e sociale, che riguarda la gestione, in regime di libera concorrenza, di beni comuni di eccezionale valore come le nostre spiagge. Un tema sul quale a livello legislativo, amministrativo e giudiziario finora lo Stato non è riuscito a fornire certezze né ai concessionari demaniali, né ai potenziali nuovi investitori che vogliono misurarsi con procedure di evidenza pubblica, né agli amministratori, né ai funzionari pubblici che, con la firma degli atti, assumono la responsabilità di provvedimenti di proroga e di eventuali danni ai Comuni e allo Stato che questi potrebbero comportare. Proprio a tutela di tutti i soggetti coinvolti, Lecce attenderà il pronunciamento dell’Adunanza plenaria prima di adottare ulteriori atti sul tema delle proroghe delle concessioni demaniali marittime attualmente presenti sul nostro litorale”.