Coldiretti: “Riportare l’agroalimentare e il turismo al centro dell’economia jonica”
2 Giugno 2021Riportare l’agricoltura, l’agroalimentare e il turismo al centro delle politiche economiche e di sviluppo della provincia di Taranto. E’ quanto chiede Coldiretti Taranto, all’indomani delle sentenze emesse dalla Corte di Assise nel processo “Ambiente svenduto” sulla gestione dell’ex ILVA.
Negli anni fra il 2013 e il 2019, per le note vicende che hanno interessato l’ILVA, è stato perso PIL (Prodotto Interno Lordo) per 23 miliardi di euro, l’equivalente cumulato di 1,35 punti percentuali di ricchezza italiana, secondo l’analisi econometrica compiuta dalla Svimez per Il Sole 24 Ore, “una perdita gravissima per Taranto e per il Paese Italia che non è stata minimamente compensata dagli altri settori economici, lasciati al palo per decenni, anzi soccombenti a causa di presunti e mai chiariti riflessi ambientali, ma Taranto non è solo ILVA. Vigileremo affinché il piano di rilancio della provincia di Taranto passi realmente da una strategia concreta di promozione e pieno sviluppo dell’agroalimentare”, afferma il presidente di Coldiretti Taranto, Alfonso Cavallo.
“Il peso dell’agricoltura è confermato dai numeri, con quasi 14mila aziende agricole iscritte nel registro della Camera di Commercio di Taranto, il 23,5% sul totale che danno lavoro ad oltre 14.399 operai agricoli. Per quanto riguarda l’industria alimentare – ricorda il presidente Cavallo – dal 1991 è stata importante la crescita della dimensione media in addetti, soprattutto nella lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi, di prodotti lattiero caseari e di paste alimentari. L’agricoltura jonica, con una superficie totale di 146.247 ettari, riesce a raggiungere mediamente una Produzione Lorda Vendibile di 470 milioni di euro e rappresenta una realtà economica importante per l’intera regione. L’assenza di una strategia di promozione e il gap della logistica non danno il giusto impulso di sviluppo e crescita all’agroalimentare jonico”, insiste il presidente Cavallo.
Parla di fallimento della politica economica in provincia di Taranto imperniata esclusivamente sull’industria, il presidente Cavallo, a causa della cronica assenza di una visione strategica del futuro dell’economia in provincia di Taranto, che necessita dell’accelerazione necessaria allo sviluppo dei comparti agricolo, agroalimentare, del turismo e di tutto l’indotto.
“L’agricoltura, la pesca, il turismo e l’agroalimentare di qualità sono componenti fondamentali ed essenziali – continua Cavallo – per lo sviluppo della provincia Jonica. Coldiretti non accetta che si perseveri con strategie industriali che non tengano in dovuto conto esigenze e bisogni delle comunità interessate. Chiediamo che venga rispettato il modello di agricoltura costruito attorno al territorio e alla certezza di sicurezza alimentare e ambientale da garantire ai cittadini-consumatori e una presa di coscienza e una forte partecipazione ad un “problema” che condiziona non solo il reddito e lo sviluppo, ma pregiudica la vita stessa dell’individuo. Il territorio è lo strumento per offrire bellezze, bontà e genuinità, quindi, anche occasione di autentico miglioramento della qualità della vita, non sacrificabile sull’altare di uno sviluppo apparente e non sostenibile”, conclude il presidente Cavallo.