James Webb Space Telescope: seminario online con il Premio Nobel per la fisica John Mather
8 Giugno 2021Mercoledì 9 giugno 2021 alle ore 16, online su https://l.infn.it/mather, il Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” dell’Università del Salento ospiterà un seminario del professor John Mather del Centro Goddard della NASA. Il professor Mather, Premio Nobel per la fisica nel 2006 assieme a George Smoot per i suoi studi sulla radiazione cosmica di fondo, parlerà del telescopio James Webb, conosciuto anche come James Webb Space Telescope o JWST. L’incontro, organizzato nell’ambito del programma di dottorato di ricerca in Fisica e Nanoscienze, è accessibile agli uditori esterni grazie al supporto dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
«Il lancio del telescopio è previsto entro la fine di quest’anno, dopo diversi posticipi nella sua entrata in funzione dovuti alla complessità del progetto, che è costato oltre 8 miliardi di dollari», spiega il professor Claudio Corianò, docente a UniSalento di Fisica teorica, «Sentiremo parlare moltissimo di questo evento nei decenni a venire, trattandosi di una pietra miliare nello sviluppo scientifico mondiale. La Nasa, l’ESA – Agenzia spaziale europea e la CSA, l’Agenzia spaziale canadese, contribuiscono a questo progetto considerato di priorità 1 dalla NASA. John Mather è leader del progetto JWST, che succede e si affianca al telescopio Hubble nell’esplorazione dell’Universo nella regione infrarossa, permettendo agli scienziati di studiare sia la composizione atmosferica di pianeti che orbitano attorno a stelle, che di stelle in formazione ai primordi del cosmo. Lo farà, grazie alle sue speciali caratteristiche, superando la barriera di polveri cosmiche. JWST guarderà dunque molto più lontano di Hubble e fornirà informazioni importantissime sull’evoluzione del cosmo dai suoi primordi. La sua messa in orbita sarà un’impresa molto complessa. Basti considerare che il suo schermo di protezione dal sole è grande quanto un campo da tennis. Questo schermo sarà attentamente dispiegato nello spazio una volta che il satellite raggiungerà il suo punto di operatività, oltre l’orbita lunare, e seguirà la terra nell’orbita attorno al sole».