Stop della Regione a fotovoltaico in Salento. Pagliaro (LPD): “Questo no rafforza nostra battaglia”
11 Giugno 2021“Lo stop della Regione ad un impianto fotovoltaico da 5 megawatt di potenza nelle campagne di Salice Salentino contrappone un macigno all’avanzata dei giganti delle rinnovabili in Salento. La mega installazione, che aveva ottenuto la Via ad agosto scorso, non s’ha da fare. Quindi, c’è spazio per alzare le barricate contro questa vera e propria invasione, che combattiamo da sempre in difesa del territorio” – dichiara il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de ‘La Puglia Domani’.
“In Regione abbiamo dichiarato guerra aperta ai signori delle finte energie pulite, con tre audizioni sul tema a cui hanno partecipato anche i sindaci e i portatori d’interesse del territorio, ambientalisti e luminari in materia paesaggistica, insieme all’assessora al ramo e ai funzionari regionali. Finalmente si apre una breccia in un sistema che sembrava incontrovertibile, a dimostrazione che ci sono armi per bloccare le autorizzazioni agli insediamenti selvaggi di pannelli fotovoltaici e campi eolici – aggiunge Pagliaro – Non è ammissibile la resa incondizionata del Salento, aggredito nel cuore delle sue eccellenze agricole, come la terra dei vini. Facendo fronte comune, si possono respingere gli attacchi delle multinazionali che stanno approfittando del flagello xylella e dello sconforto degli agricoltori per accaparrarsi porzioni di terra sempre più vaste. Ettari di pannelli solari e torri eoliche stanno prendendo il posto dei nostri alberi d’ulivo, sfigurando le campagne che sono parte del nostro dna e che hanno fatto innamorare i turisti quanto il mare e le spiagge. Questa terra è il nostro patrimonio da difendere, è la nostra vera ricchezza, e non consentiremo che se ne continui a fare scempio. Per questo il diniego opposto dalla Regione all’impianto di Salice rappresenta un punto fermo, un baluardo per le nostre campagne. L’Autorità per il Paesaggio ha messo in evidenza la necessità di preservare il variegato mosaico di vigneti, oliveti, seminativi, colture orticole e pascolo che connota il Tavoliere salentino, bloccando l’inserimento di un elemento estraneo. Questo alt dà nuova linfa alla nostra battaglia, che proseguiremo senza inchinarci ai giganti delle rinnovabili, per assicurare un futuro alla nostra terra”.