Nardò: mobilità, la pista ciclabile arriva al mare. Finanziati altri 6,3 km
20 Giugno 2021La determina n. 41 del 28 maggio del dipartimento Mobilità della Regione Puglia certifica un altro successo per l’amministrazione comunale e un’altra buona notizia per Nardò. Con 800 mila euro, infatti, è stato finanziato un progetto redatto dall’ingegnera Federica Rainò e relativo a un percorso ciclabile in grado di “cucire” le arterie ciclopedonali della città e connettere in maniera strategica la città al mare.
Si tratta di risorse del P.O.R. – POC Puglia 2014-2020 – Asse IV – Azione 4.4 “Avviso Pubblico per la selezione di interventi finalizzati alla realizzazione di reti percorsi ciclabili e/o ciclopedonali in aree urbane e suburbane”.
La Nardò ciclabile, dunque, estende la propria rete ad aree suburbane e marine, assumendo anche connotati turistici ed escursionistici. I nuovi percorsi si snoderanno tra strade urbane a medio e basso traffico, percorsi secondari in battuto e un asse viario di collegamento tra nucleo cittadino e località balneari. Per un totale di 6,3 km che si aggiungono ai preesistenti 14,4 km per un totale di oltre 20 km di percorsi di mobilità ciclabile per la città, che vanno a formare quasi una “bicipolitana”. Il primo tratto è via Francesco Antico, strada (di circa 200 metri) di collegamento tra l’ultimo tratto della pista di via Caduti di Nassiriya e l’Urban Park. Il secondo tratto connetterà l’Urban Park a via Masserei (tracciato storico della Via Sallentina) lungo via vecchia Incoronata per circa 1 km, incrociando la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese. Si tratta di un tratto in parte asfaltato e in parte sterrato, che sarà riqualificato valorizzando il suo potenziale paesaggistico e turistico e che potrà essere impiegato come alternativa ai percorsi verso le marine (attraverso la diretta connessione con via Masserei e via La Riggia, infatti, sarà possibile raggiungere Portoselvaggio o Torre Inserraglio intercettando la litoranea). Il terzo tratto, di poco più di 500 metri, inizia dalla rotatoria tra via Cuoco e via Bonfante, e termina lungo la curva di raccordo con corso Italia. La nascita di una cittadella dello sport in via Cuoco (riqualificazione del polivalente e realizzazione del nuovo palazzetto) determinerà un notevole incremento di utenze su questo tratto. Il quarto segmento sarà su via Benedetto Leuzzi, l’asse viario principale tra la città e la costa, che coincide interamente con la Ciclovia dei Tre Mari, di importanza nazionale. Il tratto prende avvio dalla connessione con via Caduti di Nassiriya e prosegue per una distanza di circa 2,10 km fino ad Oasi Tabor. Il quinto tratto, infine, sfrutterà via Taverna, che sarà riqualificata, per mettere in connessione via Leuzzi, l’area delle Cenate, gli antichi sentieri della Via Sallentina e la costa. Tutto il percorso, oltre le opere prettamente edilizie, sarà arricchito da panchine, rastrelliere per biciclette e cestini portarifiuti.
“È una notizia che attendevamo con ansia – dice il sindaco Pippi Mellone – perché questa è un’autentica ciliegina sulla torta. Un percorso ciclabile di oltre 6 km che completa la rete urbana e suburbana, legando l’Urban Park alla nascente Cittadella dello Sport, e che consentirà di andare in bicicletta in sicurezza dal centro della città sino alle marine. Altre risorse a fondo perduto che premiano lungimiranza e capacità progettuale dell’amministrazione e che premiano tutta la città. Non vediamo l’ora di aprire anche questo cantiere e di consegnare ai neretini un’altra opera strategica”.
“Questo è un altro traguardo per la città, per la sua vivibilità, per chi ama scoprirla in modo lento, in generale per chi ama spostarsi in bicicletta – aggiunge il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capoti – perché il progetto ci consente di “cucire” le arterie ciclo-pedonali di Nardò e connettere in maniera strategica le marine e le aree periferiche di interesse storico e paesaggistico al tessuto urbano. Puntavamo molto su questo progetto e siamo felicissimi di poterlo realizzare. Un risultato coerente con la nostra visione e il grande sforzo di programmazione che facciamo ogni giorno”.
Nel complesso il progetto sviluppa 700 metri su infrastruttura ciclabile dedicata, 2,1 km su percorso ciclopedonale in sede propria, 1,9 km su percorso promiscuo veicolare e ciclabile su fondo naturale, 1,2 km di percorso ciclo-escursionistico. Di fatto, crea una connessione strategica tra istituti scolastici (scuola dell’infanzia di via Marinai d’Italia e istituto “Moccia”), luoghi a valenza culturale (Museo del Mare Antico e area delle Cenate), parchi (Urban Park e Portoselvaggio), impianti sportivi (cittadella dello sport), luoghi di culto (chiesa dell’Incoronata, chiesa delle Cenate), tracciati ciclabili (Ciclovia dei Tre Mari, Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, Via Sallentina), fermate del trasporto pubblico locale e regionale.