“Oltre il coraggio”, il libro sulla storia dei carabinieri “cacciatori” di ‘ndranghetisti
22 Luglio 2021Sarà presentato a Nardò domani, venerdì 23 luglio, “Oltre il coraggio”, il libro di Lia Pasqualina Stani (edito da Pathos Edizioni) sulla realtà dei Carabinieri Cacciatori di Calabria, che scovano gli ‘ndranghetisti latitanti. La presentazione è in programma alle ore 19 presso il Giardino botanico (villa comunale) del castello.
Interverranno, oltre all’autrice, il presidente della sezione di Nardò dell’associazione nazionale Carabinieri Mario Guagnano, il comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Paolo Dembech, il magistrato di collegamento della Repubblica Italiana con la Repubblica di Albania Francesco Mandoi, il presidente del Consiglio comunale Andrea Giuranna.
I Carabinieri Cacciatori di Calabria sono circa 90 uomini addestratissimi che stanano i latitanti della ‘ndrangheta nei bunker realizzati nelle montagne dell’Aspromonte, nelle aree impervie della Locride, nei boschi e nelle immense distese dei frutteti, nei territori pianeggianti dell’area tirrenica e della Piana di Gioia Tauro sino a forni, stalle e soffitti di ville e case. È il racconto del lavoro di uomini che sono prima colleghi e poi amici. Insieme sono la loro “seconda” famiglia. Nessuno sa quanto in quella terra ciascuno di loro sia fondamentale. Nessuno conoscerà mai i loro nomi, le loro vite, le loro emozioni. Bisogna osservarli, camminare fianco a fianco, seguire ogni loro passo, fermare la loro realtà con le immagini, calarsi nei loro panni, sporcarsi e sudare proprio come loro. Camminare per ore in qualsiasi condizioni meteo e a qualsiasi ora del giorno e della notte. È un libro in cui nulla è inventato, né romanzato.
Lia Pasqualina Stani è una scrittrice e cronista tarantina, reporter “embedded” che realizza fotoreportage al seguito delle Forze Armate Italiane. Oltre il coraggio è nato dopo un anno al seguito dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Calabria, seguendo dall’interno le attività operative nel territorio, indossando anche lei la vegetata per mimetizzarsi con le foreste aspromontane. Una grande prova di giornalismo e di scrittura.