A Lecce, la presentazione delle nuove pubblicazioni dedicate a Carmelo Bene
24 Marzo 2022Il 25 e 30 marzo 2022 nel Museo Castromediano di Lecce si svolgeranno due differenti incontri di presentazione delle nuove pubblicazioni che la casa editrice KURUMUNY, in collaborazione con l’Accademia Mediterranea dell’Attore e il Centro Studi Phoné, ha dedicato a Carmelo Bene nel ventennale della sua morte, avvenuta il 16 marzo 2002, con l’intento di rinnovare il dibattito sull’opera del più importante artista pugliese del Novecento, aprendosi anche ai contributi delle nuove generazioni di studiosi e indagando in maniera sempre più capillare la poetica di un autore che continua ancora oggi ad affascinare e sconcertare il pubblico.
Il primo incontro, venerdì 25 marzo, alle ore 18.00, sarà dedicato a “Dentro ‘l mal de’ fiori. Il poema impossibile di Carmelo Bene” (Kurumuny, 2022) di Alessio Paiano, pubblicato in questi giorni per la nuova collana Beniana di Kurumuny, a cura del Centro Studi Phoné, diretta da Stefano Cristante e Simone Giorgino. A dialogare con l’autore saranno proprio Giorgino e Alessandra Presicce.
“Dentro ‘l mal de’ fiori” è la prima lettura critica integrale, totalmente inedita, de ’l mal de’ fiori (Bompiani, 2000), ultima opera pubblicata in vita da Bene e unica prova destinata esclusivamente alla forma poetica. Un poema sotto ogni aspetto ‘eccessivo’, nel linguaggio, nel contenuto e persino nel layout editoriale, in cui prende corpo la formula ‘lorenzaccia’ del “rovinare le rovine”: è la sfida impossibile di ‘scrivere la voce’, restituendo una sconcertante polifonia che chiama a raccolta tutte le ossessioni della sua ricerca (Shakespeare, Pinocchio, l’Adelchi, Dante, Leopardi ecc.). Per comprendere l’operazione bisognerà rovesciare un assunto dello stesso Bene: come da attore non ha mai smesso di essere poeta, così da poeta non smetterà i panni dell’attore. Viene qui proposto il primo commento integrale a un capolavoro assoluto della letteratura contemporanea, una chiave di accesso per gli appassionati e gli studiosi di Bene e della poesia in genere.
Mercoledì 30 marzo, alle ore 19.00, sarà la volta di “Nota Bene” di Piergiorgio Giacchè, amico e collaboratore di Bene, sempre per la collana nuova Beniana, e “Carmelo Bene e altre eresie”, a cura di Franco Ungaro, per la collana Pensieri meridiani di Kurumuny. Dialogheranno con gli autori Franco Chiarello, Goffredo Fofi, Simone Giorgino, Eugenio Imbriani, Sandrina Schito.
“Nota Bene” (Kurumuny 2022) di Piergiorgio Giacchè, è un’antologia di comunicazioni, conversazioni, articoli e appunti dedicati a Carmelo Bene dopo la sua morte, dal 2002 al 2022. È una raccolta di scritti “d’occasione” (ovvero tratti da convegni, conferenze, interviste, prefazioni e perfino programmi di sala) che nasce dall’esigenza di “vuotare il sacco” di una personale ostinazione e di una ininterrotta interrogazione. Mille domande che non si aspettano nessuna risposta “impossibile”, ma che testimoniano al contrario l’unica ricerca “possibile” che si può fare sull’arte e la parte di un genio del teatro: quella di sondare la sua alterità e rispettare la sua altezza, per poi cercare di far discendere dalla sua Eccezione le perpendicolari che accadono in ogni scena, ovvero le Regole che riguardano anche gli attori diversi da Bene e perfino gli spettatori divisi su Bene.
“Carmelo Bene e altre eresie” (Kurumuny, 2022), realizzato in collaborazione con l’Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce, contiene i contenuti, rielaborati e arricchiti da Ungaro, di una sessione di lavoro tenutasi novembre lo scorso a Copertino (Le). Il tema “Carmelo Bene e altre eresie”, nell’ambito dell’incontro seminariale “Che fare del Sud?”, ha permesso di scoprire traiettorie comuni o parallele, connessioni sorprendenti e inedite di Carmelo Bene con figure eretiche del Sud: Franco Cassano, Vittorio Bodini, Ernesto de Martino, Vittore Fiore e i tanti eretici espressi dalla cultura meridionale. Questo volume raccoglie gli stimolanti e originali interventi di Francesco Ceraolo, Franco Chiarello, Stefano De Matteis, Antonio Errico, Piergiorgio Giacchè, Simone Giorgino e Franco Vitelli. A questi si aggiungono sei interviste di Franco Ungaro a una serie di personalità (Matteo Bavera, Goffredo Fofi, Miguel Angel Valdivia, Orodè Deoro, Luigi Presicce, Roberto Latini) il cui percorso, in forme e tempi diversi, ha incrociato quello di Carmelo Bene, aprendo un dialogo anche sull’idea di una possibile/impossibile eredità artistica. “Carmelo Bene e altre eresie” rappresenta un’“autobiografia collettiva”, una consapevolezza nuova sulle sfide culturali che attendono il Sud.