A rischio il trasporto disabili nei centri diurni. La compartecipazione dei Comuni non funziona
29 Giugno 2021“Non possono essere le persone disabili a pagare per il contenzioso irrisolto tra Asl e Ambiti territoriali sociali, sulla compartecipazione alla copertura dei costi di trasporto degli utenti disabili nei centri diurni. Eppure, incredibilmente, da quasi due mesi il servizio non viene garantito in alcuni ambiti di Lecce e Brindisi, lasciando a casa molti disabili che non hanno i mezzi per poter raggiugere in autonomia i centri” – dichiara il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente Mrs.
“E allora spetta alla politica farsi carico di questo problema e provvedere ad una soluzione immediata, per assicurare alle persone disabili di poter frequentare questi luoghi essenziali per la loro vita di relazione, che è un diritto irrinunciabile – aggiunge Paolo Pagliaro – questo ho messo in chiaro nel mio intervento in Commissione Sanità, oggi, nell’audizione convocata su mia richiesta. Anche il collega Casili ha condiviso questa esigenza, e con lui altri consiglieri di tutti gli schieramenti, a riprova del fatto che questo tema è fortemente sentito, per i risvolti che comporta sulla qualità di vita delle persone con disabilità e dei loro familiari. Intervenga la politica per finanziare questo servizio essenziale benché non previsto nei Lea, perché se non viene consentito ai disabili di raggiungere i luoghi che li aiutano a star bene e a mantenere le proprie abilità, li si condanna a restare murati in casa. Tocca alla politica assicurare la dotazione finanziaria, non si può continuare a parlare la lingua della burocrazia che non conosce il termine soluzioni. Eppure, dall’assessore alla sanità Lopalco, nessuna risposta e nessun impego in tal senso, se non il proclama che si sta lavorando con la collega Barone ad una soluzione per un problema che rappresenta una vera spina nel fianco. E allora, che la si estragga questa spina, stanziando le risorse necessarie ad assicurare il trasporto assistito dei disabili nei centri diurni. Poi, si metta subito mano alla riforma di un sistema che non funziona, con una legge o con accordi. La norma regionale che prevede la compartecipazione degli ambiti (la delibera di Giunta del 10 settembre 2020 che ha fissato le tariffe), evidentemente, non è sostenibile, se alcuni Comuni si sottraggono al pagamento del 60% della tariffa. Si superi dunque questo conflitto e questo scaricabarile fra istituzioni. Intanto, se le criticità maggiori sono emerse in alcune zone di Brindisi e Lecce, che si facciano i nomi dei sindaci che non sono disposti a pagare per garantire il servizio ai loro cittadini disabili. Che emergano le responsabilità, se è vero che nessun ambito territoriale ha aderito alla proposta della direzione generale dell’Asl Lecce di dividere a metà il costo del servizio, benché all’azienda sanitaria non debba competere una copertura superiore al 40%. Ma questo braccio di ferro non diventi un boomerang che colpisce chi non ha colpe e chiede solo l’erogazione di un servizio imprescindibile. Lasciare in abbandono l’anello debole delle nostre comunità è veramente ingiusto. Ho raccolto il grido di dolore di tantissime famiglie e bisogna sanare questa situazione. Torneremo presto sul tema con nuove audizioni, e ci aspettiamo soluzioni da parte del Governo regionale, per dare risposte ai tanti disabili e alle loro famiglie che ci chiedono aiuto ogni giorno”.