Al via la personale dell’artista Marina Colucci nelle sale di Villa Meridiana

Al via la personale dell’artista Marina Colucci nelle sale di Villa Meridiana

28 Giugno 2024 Off Di Redazione

Domenica 30 giugno alle 18:00, nelle storiche sale di Villa La Meridiana, sul lungomare Cristoforo Colombo a Santa Maria di Leuca, Marina Colucci inaugurerà la sua nuova esposizione personale. Fino al 31 luglio, la dimora di charme di fine ‘800, con la sua inconfondibile facciata a strisce giallo ocra e rosso pompeiano, accoglierà diciotto creazioni dell’artista pugliese. Marina Colucci è apprezzata per la sua capacità di reinventarsi continuamente ed esplorare nuove forme artistiche, tra cui fotografia, grafica, illustrazione, teatro e teatrodanza. Dopo una carriera ricca di esperienze e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, l’artista torna con una personale che, sabato 20 luglio, sarà anche impreziosita da un’estemporanea di pittura.

Le tele in acrilico esposte rappresentano una sintesi del suo percorso creativo ed esplorano una varietà di temi attraverso un uso espressivo del colore e della forma, invitando il pubblico a riflettere e a connettersi con le sensazioni profonde dell’artista. Presenti anche cinque inediti: «I bambini hanno bisogno degli orsacchiotti e viceversa», «TUM-TA il ritmo che unisce», «Il gran finale», «Regina di cuori» e «I colori guidano gli occhi». Villa La Meridiana, costruita nel 1874 e oggi dimora storica del gruppo Caroli Hotels, con il suo fascino storico e la posizione, fornisce lo sfondo ideale per le creazioni di Marina Colucci, caratterizzate da un’estetica onirica e grottesca. Le sue opere catturano emozioni profonde e stati d’animo attraverso una tavolozza vibrante e dinamica. Le composizioni di Colucci sono note per la loro capacità di evocare un mondo irreale e parallelo, lontano da ogni logica convenzionale, dove il colore diventa il mezzo principale per trasmettere emozioni e sensazioni. I visitatori avranno l’opportunità di immergersi nell’arte in un ambiente raffinato, dove la bellezza naturale del paesaggio si fonde armoniosamente con l’eleganza della villa.

“Esprimere la mia arte in un luogo così magico è un onore immenso – sottolinea l’artista -. Le mie opere riflettono un viaggio interiore e un dialogo continuo con il mondo che mi circonda. Spero che i visitatori possano sentire e apprezzare questa connessione durante l’esposizione”.

Organizzata con il patrocinio del Comune di Castrignano del Capo, l’esposizione resterà aperta tutti i giorni fino al 31 luglio, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 18:00 alle 23:00. L’ingresso è gratuito.

L’artista

Originaria di Taranto, Marina Colucci sin dalla tenera infanzia ha mostrato un talento naturale per il disegno. È stata una scelta naturale per lei frequentare prima la Scuola d’Arte e poi l’Accademia di Belle Arti a Lecce. Il periodo post-universitario è caratterizzato da un lungo soggiorno a Milano dove intraprende un percorso lavorativo e professionale nel settore fotografico. Negli anni milanesi non trascura la sua arte che, con forza e passione, si intensifica tanto da trovarsi a svolgere un ruolo attivo nella gestione di una nota Galleria d’Arte del capoluogo lombardo. Un’esperienza decisamente costruttiva e formativa oltre che gratificante in maniera significativa. Nel 2010 torna a Lecce, dove attualmente vive e opera, e con una più matura consapevolezza sceglie di arricchire il suo percorso, conquistando e presidiando nuovi scenari espressivi, dedicandosi così ad altre forme d’arte come il teatro ed il teatrodanza. Intanto la sua “tavolozza”, che non trascura mai, si arricchisce. Spirito nomade e solitario trae ispirazione continuamente dalla quotidianità, dalle trepidazioni dell’animo, da ogni piccolo gesto, vivendo la sua vita con grande passione e trasporto. Partecipa a varie rassegne d’arte nazionali ed internazionali ricevendo importanti menzioni e premi nonché con grande attenzione della critica. La sua produzione, con spiccati caratteri concettuali, si caratterizza sin da subito per un’evidente ed inconfondibile impronta estrosa, grottesca, onirica, che poi, in definitiva, rappresenta il suo segno identificativo.

 

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