“Amaro. Un gusto italiano” di Massimo Montanari vince la sesta edizione del Premio Iolanda

“Amaro. Un gusto italiano” di Massimo Montanari vince la sesta edizione del Premio Iolanda

28 Settembre 2023 0 Di Redazione

“Amaro. Un gusto italiano” di Massimo Montanari (Editori Laterza) è l’opera letteraria che si aggiudica la sesta edizione del Premio Iolanda 2023, sezione Libri di cucina e di ricette. Il libro del professor Montanari ha avuto la meglio sugli altri due libri in concorso: “La salute nel bicchiere – Rimedi naturali gustosi per idratare, drenare, dimagrire e prendersi cura di sé” di Angelica Amodei (Sonzogno), e “Lievito madre vivo” di Sara Papa (Gribaudo).

Autrice che con Carla Bruschelli ha ricevuto il riconoscimento 2023 della sezione “Giuseppe da Re” per la cucina salutista con “Buono, sano, naturale. Ricette e consigli per il benessere” (edito sempre da Gribaudo). Il riconoscimento invece della sezione Letteratura sul vino è andato a “Vini proibiti. Clinton, Fragolino, Bacò e gli altri vitigni ribelli”, di Michele Borgo e Angelo Costacurta (Kellermann Editore).

I premiati si sono aggiudicati la tradizionale opera scultorea realizzata per il Premio dal maestro Gianni Cudin e una preziosa glacette-rinfrescatoio realizzata per l’occasione dal brand di porcellane d’arte “Geminiano Cozzi Venezia 1765”.

Massimo Montanari insegna Storia dell’alimentazione all’Università di Bologna, dove ha fondato il master “Storia e cultura dell’alimentazione”. Per Laterza ha pubblicato, tra l’altro,  “Alimentazione e cultura nel Medioevo”; “Storia dell’alimentazione”; “Il cibo come cultura”; “L’identità italiana in cucina”, “I racconti della tavola”; “Il linguaggio del cibo fra pratiche sociali e rappresentazioni ideologiche (a cura di)”; “La fame e l’abbondanza. Storia dell’alimentazione in Europa”.

Il Premio Iolanda è nato nel 2017 dall’idea della psicoterapeuta Vera Slepoj e del giornalista “gastronauta” Davide Paolini di dare voce a quei libri di cucina che valorizzano le storie autentiche della cucina italiana: il Premio è infatti intitolato a Iolanda Ferramosca, cuoca di 88 anni che continua a fare le orecchiette con le sue mani, da quando aveva sette anni, nell’omonima trattoria di Lucugnano, paese salentino a poca distanza da Santa Maria di Leuca.

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