Aperte le basi e navi della Marina Militare in occasione della “Giornata Nazionale del Mare”
10 Aprile 2023Martedì 11 aprile 2023, in occasione della Giornata Nazionale del Mare, la Marina Militare aprirà le sue basi e unità navali alla popolazione, offrendo visite guidate e conferenze, per accrescere in grandi e piccoli la cultura del mare da sviluppare come elemento di grande valore culturale, scientifico ed economico, dai traffici marittimi alle risorse sottomarine.
Sarà possibile visitare luoghi come Palazzo Marina a Roma, le basi navali di La Spezia, Taranto, Cagliari, Augusta, Venezia, Ancona e Napoli, le scuole della Marina, come l’Accademia di Livorno o Mariscuola Taranto, navi, come la portaerei Cavour, fregate e cacciatorpediniere a Taranto e Spezia, le grandi navi da sbarco e i mezzi da sbarco della Brigata Marina San Marco a Brindisi, le stazioni elicotteri di Catania, Luni e Grottaglie, numerosi fari lungo tutta la penisola e altre installazioni della Marina.
Dopo quasi tre millenni, il futuro dell’Italia continua a dipendere fortemente dal mare e dalle opportunità che esso offre.
Il mare è vita, benessere, prosperità e progresso per l’Italia, Paese che si protende sul mare con i suoi 8.000 chilometri di coste e che dipende fortemente – in ragione della sua economia prettamente di trasformazione – dall’approvvigionamento di materie prime (90%), di risorse energetiche (80% del petrolio e 57% del gas) e dal trasferimento via mare delle proprie esportazioni (55%). L’insieme delle attività dell’economia del mare italiana (blue economy) rappresenta una componente determinante per l’intera economia nazionale e, nel 2018, è arrivato a produrre 46,7 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 3 per cento del prodotto interno lordo complessivo.
I dati soprariportati sono solo alcuni tra quelli che possono dare un’idea della valenza del mare per l’Italia, una penisola che si protende nel cuore del Mar Mediterraneo – che costituisce una vera e propria cerniera di tre continenti (Europa, Africa, Asia) – che pur rappresentando solo l’1% della superficie acquea globale è interessato dal 20% del traffico marittimo mondiale (25% del traffico container), che sale al 30% per quanto riguarda il petrolio e al 65% per le altre risorse energetiche comprese quelle trasportate dai gasdotti sottomarini. Il Mediterraneo è inoltre il centro geografico, geopolitico ed economico di una serie di arterie digitali formate da cavi che scorrono sott’acqua e attraverso cui transita quasi tutto il traffico internet mondiale.