Approvata risoluzione che indirizza il Governo sull’Alta Velocità sulla dorsale Adriatica
10 Dicembre 2021“Con l’impegno preso oggi in Commissione il Governo si impegna ad intraprendere iniziative per completare il corridoio Scandinavo-Mediterraneo della rete Ten-T sulla dorsale Adriatica. Questo significa un impegno concreto per portare l’Alta Velocità fino alla città di Lecce e inserire il porto di Brindisi tra le reti dei porti Core”.
Lo afferma il deputato di Forza Italia Gianluca Rospi, primo firmatario della risoluzione che, dopo l’approvazione della Commissione Trasporti della Camera dei deputati, alimenta lo sprint del Governo su questo grande progetto strategico in grado di rendere più vicini nord e sud del Paese.
“La dorsale adriatica della rete Ten-T, e quindi l’Alta Velocità e l’Alta Capacità per le merci – spiega Rospi – oggi si interrompe ad Ancona e riprende a Foggia, sulla direttrice Napoli-Bari, escludendo il porto di Brindisi e l’intero Salento: in un’ottica di sviluppo infrastrutturale complessivo del Mezzogiorno è necessario integrarla nella rinnovata direttrice Napoli – Bari; in tal modo, la realizzazione di un nuovo collegamento ad Alta Velocità e Alta Capacità da Ancona a Lecce permetterebbe di connettere i porti e le città della Puglia direttamente con l’Europa senza passare per l’intasato asse tirrenico Milano – Roma – Napoli – Reggio Calabria. Inoltre, esso consentirebbe di inserire il porto di Brindisi tra le reti dei porti ‘Core’ sostenendo lo sviluppo e l’attrattività dei porti pugliesi, oltre a garantire un collegamento più rapido e diretto tra l’Europa continentale e il Mediterraneo sull’asse Rotterdam – Suez”.
“Il completamento dell’Alta Velocità sulla linea Adriatica – aggiunge Rospi – si innesterebbe su una direttrice ferroviaria per la quale sono già previsti cinque miliardi di euro di investimenti per il raddoppio della tratta Termoli-Lesina e per la velocizzazione della linea da Bologna sino a Lecce; investimenti che, però, consentirebbero un risparmio di solo mezz’ora di viaggio tra Bologna e Lecce. Troppo poco se si pensa alla velocità dei collegamenti nel resto d’Europa. Con l’impegno preso dal Governo in commissione, Governo e Ferrovie dello Stato dovranno rivedere i progetti per la direttrice adriatica con l’obiettivo di realizzare nel prossimo futuro un collegamento più rapido e competitivo. Progetti fondamentali perché, è sempre bene ricordarlo, se cresce il Sud cresce tutta l’Italia”.