Aree idonee per impianti energetici da fonti rinnovabili. Pagliaro (LPD): “Confronto necessario”

Aree idonee per impianti energetici da fonti rinnovabili. Pagliaro (LPD): “Confronto necessario”

30 Ottobre 2024 Off Di Redazione

“È cominciato, nelle Commissioni IV e V (Sviluppo economico e Ambiente) del Consiglio regionale, l’esame del disegno di legge della Regione per dare attuazione al decreto ministeriale del 21 giugno scorso, che demanda alle Regioni la definizione delle aree idonee e non idonee per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili – dichiara il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani -. Su questo disegno di legge – che condividiamo nell’impostazione (peraltro dettata dal Governo nazionale) di minimizzare l’impatto ambientale e la massima superficie occupabile dai nuovi impianti e da quelli già installati e da rinnovare – abbiamo alcune perplessità che porteremo all’attenzione delle Commissioni nelle prossime tre settimane, quando verranno ascoltati anche tutti i portatori d’interesse coinvolti nel processo di consultazione pubblica. L’ascolto e il confronto dei territori è quello che chiediamo da sempre per programmare in maniera condivisa l’insediamento di impianti eolici e fotovoltaici ed evitare ulteriori scempi. Dunque, come abbiamo sempre detto, ok agli impianti su aree degradate e industriali, cave dismesse, siti contaminati, tetti e parcheggi. E sì alle vetrate solari di nuova generazione e all’autoproduzione domestica e aziendale, evitando altre mega centrali. Ora alla Puglia, che già produce 6 gigawatt di energia da fonti rinnovabili, viene imposto di produrre almeno altri 7 gigawatt entro il 2030: più del doppio di quanto già genera, ma il parco progetti in esame al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ammonta a 90 gigawatt. Da qui l’esigenza di porre paletti e argini, perimetrando le aree in cui insediare nuovi impianti. Cosa che – con numerosi atti consiliari e iniziative di coinvolgimento dei territori – chiedo insistentemente alla Regione fin dal mio insediamento in Consiglio regionale. Ora arriva finalmente il diktat del Governo, ed entro dicembre dovremo approvare questa legge. Ma occorre farlo con criterio, senza lasciare zone grigie che possano consentire nuovi impianti selvaggi e consumo di suolo nelle aree da preservare – aggiunge Paolo Pagliaro -. A questo proposito, per le aree agricole vanno chiariti bene i vincoli per il no a nuovi impianti, perché non basta proibire i pannelli fotovoltaici a terra. Chiediamo regole per l’agrivoltaico, per evitare che diventi il cavallo di Troia per vetrificare altri ettari di campagna. E questo vale soprattutto per le aree interne del Salento, minacciate da un ulteriore sovraffollamento di pale eoliche e pannelli fotovoltaici sperimentali. Siamo favorevoli all’installazione solo su aziende già operative e non su fantomatiche imprese che hanno il solo scopo di sfruttare l’energia del sole e non di fare effettiva produzione agricola. Ci preoccupano inoltre il cumulo di impianti nella stessa area e la questione delle disposizioni transitorie: se abbiamo richieste di allaccio alla rete elettrica nazionale per quasi 90 gigawatt, non siamo d’accordo al via libera ai progetti che hanno già incassato una VIA favorevole. Ogni progetto – conclude il consigliere Pagliaro – va rivisto e analizzato per i suoi impatti sul paesaggio, prima che sul suo potenziale produttivo. Perché la tutela del paesaggio, lo ribadiamo, dev’essere anteposta ad ogni altro interesse, senza sacrificare ancora il nostro territorio sull’altare della transizione energetica. Abbiamo già dato”.

Condividi: