“Aremu Rindineddha”, brano di Maria Marone in griko che affonda le proprie radici nel Salento

“Aremu Rindineddha”, brano di Maria Marone in griko che affonda le proprie radici nel Salento

21 Ottobre 2022 0 Di Redazione

Aremu Rindineddha è il primo brano estratto dall’Ep “Meigma” di Maria Marone uscito nei giorni scorsi. Un omaggio intimo alla tradizione della Grecìa Salentina, area del Sud Italia in cui sopravvivono una lingua e una cultura di origine ellenica. Il canto descrive il sentimento della malinconia, lo struggimento per la mancanza della propria terra.

Celebre canto in griko salentino è stato interpretato da Raiz, Carmen Consoli ed Elisa e composta all’inizio del ‘900 da Giuseppe Aprile ispirandosi alla nostalgia di chi lontano da casa rivede nella rondine sé stesso, accarezzare i paesaggi della propria terra. Arrangiato dal maestro Paolo Del Vecchio, Aremu Rindineddha ci riporta alla nostalgia prepotente di terre antiche, terre nostre dove nostalgia deriva da “nòstos” quella nostalgia è dunque la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare.

“Casimmeno ambrò ‘si talassa ivò se canonò lio asconnese, lio calei lio, nghizzi to nerò”.
“Seduto vicino al mare io ti guardo un po’ ti levi, un po’ ti abbassi un po’ sfiori l’acqua”.

 

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