“Art-Therapy per l’Empowerment femminile”, un percorso terapeutico attraverso l’arte

“Art-Therapy per l’Empowerment femminile”, un percorso terapeutico attraverso l’arte

1 Settembre 2024 Off Di Redazione

Al Celacanto di Marina Serra, frazione del comune di Tricase (Le), lunedì 2 settembre, alle ore 18, evento finale di “Art-Therapy per l’Empowerment femminile”, il percorso terapeutico attraverso l’arte rivolto a sole donne, promosso da Zona P.I.P. (Progetti, Idee, Progresso)”, l’associazione di Promozione Sociale fondata nel 2020 da un gruppo di giovani ventenni salentini.

Si è svolto tra luglio e agosto, in cinque incontri, e ha visto dieci partecipanti, tutte tra i 22 e i 57 anni, dell’areale di Tricase, selezionate tramite avviso pubblico. A coordinare e guidare il percorso Raffaella Quaranta: esperta in Arteterapia, organizza e conduce laboratori lavorando in diversi ambiti come la crescita personale e il team building. Con lei, le partecipanti hanno realizzato un’opera collettiva composta dalle esperienze del “diario di bordo” che sarà presentata nella cerimonia conclusiva di lunedì prossimo.

“Art-Therapy per l’Empowerment femminile” nasce con l’obiettivo di far scoprire nuove risorse, percepire, valutare ed affrontare il mondo intorno, per una maggiore consapevolezza dell’identità femminile e del ruolo della donna.

Attraverso il percorso di arte terapia, si intende fornire alle partecipanti gli strumenti per esplorare e rafforzare la loro identità e autostima. L’arte diventa in questo modo non solo un mezzo di espressione personale ma anche un potente strumento di trasformazione personale e collettiva, attraverso una maggiore consapevolezza dell’identità femminile e del ruolo della donna.

Nel corso di cinque incontri, della durata di un’ora e mezzo ciascuno, le partecipanti hanno avuto l’opportunità di sviluppare le loro capacità espressive attraverso diverse forme d’arte, progettate per incoraggiarle a riflettere sul proprio percorso emotivo e personale.

“Anche Zona PIP si è sperimentata in questo tipo di progetto innovativo che è l’arte terapia – dice il presidente di Zona P.I.P. Davide Indino -. I risultati sono clamorosi perché l’attività laboratoriale – svolta da selezionati partecipanti, come in questo caso – è più longeva rispetto alle finalità posteci. Noi giovani non siamo solo divertimento o disinteresse, superiamo questo limite! C’è una responsabilità sociale che ci contraddistingue (anche per alcuni aspetti di più delle altre generazioni) e Art-Therapy è un segno di questa speranza”.

 

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