“Avere stoffa”, un progetto di inclusione sociale per 18 donne disoccupate
23 Aprile 2021 0 Di RedazioneSono state avviate da qualche giorno le attività di stage e work experience di “Avere stoffa”, progetto che coinvolge l’Associazione di Formazione Globale (AFG) oltre al Comune di Nardò e al Centro Anti Violenza (CAV) “Melograno” e che prevede percorsi formativi rivolti a 18 donne disoccupate con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale, la lotta alla povertà e ogni forma di discriminazione.
Si tratta, nello specifico, di 240 ore (dopo 360 d’aula) presso aziende del settore tessile di Nardò e Casarano che hanno offerto la propria disponibilità a ospitare le tirocinanti, in particolare Elle Creazioni sas di Polo Elena & C., Fe.De. Textile srls, Gabrytex srls, Luciano Barbetta srl, Maglificio del Salento srl e Terry Ricami srl.
Obiettivo specifico è favorire l’incremento dell’occupazione e la partecipazione al mondo del lavoro con interventi di contrasto alle discriminazioni. Il percorso è finalizzato a formare 18 tecnici con il rilascio della qualifica professionale di “tecnico dell’esecuzione e riadattamento di capi d’abbigliamento”. Le 18 partecipanti sono tutte provenienti dai comuni dell’Ambito Sociale n. 3, di cui Nardò è capofila. Il progetto è stato finanziato nell’ambito dell’avviso n. 1/2018 PO FESR-FSE PUGLIA 2014-2020 e, più in generale, dell’attività di contrasto alle discriminazioni che la Regione Puglia porta avanti da anni.
“Questo è un territorio – spiega l’assessore ai Servizi Sociali e presidente del coordinamento istituzionale dell’Ambito n. 3 Maria Grazia Sodero – in cui il tessile e la moda sono componenti importanti del comparto artigianale e produttivo. Naturalmente siamo molto contenti che grazie a questo progetto diventino anche strumenti di superamento delle differenze e di contrasto alle discriminazioni. È un progetto concreto, perché 18 persone disoccupate hanno la possibilità di fare un percorso di formazione estremamente utile e magari di avere anche un contratto di lavoro”.
L’avvio delle attività di stage è stato accolto con soddisfazione anche dagli altri componenti del coordinamento istituzionale, cioè gli assessori Silvia Tarantino (Porto Cesareo), Ines Cagnazzo (Leverano), Concettina Bongiorno (Seclì), Caterina Dorato (Galatone) e Pierluigi Nestola (Copertino).
AFG, che si occupa di formazione su tutto il territorio regionale, gestisce diverse attività formative nell’area dello “svantaggio” (case di reclusione, ragazzi vittime della dispersione scolastica, disoccupati di lunga durata, giovani “net”) e della formazione continua per l’aggiornamento e la riqualificazione dei lavoratori. Attraverso quest’ultimo progetto, in particolare, si sta cimentando con l’inclusione sociale di donne svantaggiate.
“Nonostante le continue difficoltà e inversioni di rotta a causa dall’emergenza sanitaria ancora in corso – aggiunge Sergio Tolomeo, presidente di AFG – siamo riusciti a centrare gli obiettivi, cioè l’acquisizione di abilità spendibili nel mercato del lavoro, la sperimentazione di percorsi di inserimento lavorativo, il supporto a progetti di presa in carico di soggetti con problematiche di inclusione sociale e di soggetti e nuclei familiari in situazione di svantaggio economico e sociale. il tirocinio è uno degli strumenti di avvio al mondo del lavoro, è un trampolino di lancio che può fornire grandi soddisfazioni in particolare per i giovani, ma anche per le categorie svantaggiate. Tra i vari tirocini attivati ogni anno in Puglia qualcuno dà luogo ad un contratto di assunzione, proprio nell’azienda che ha ospitato il tirocinante”.