“Città Policentrica? L’idea può essere replicata anche per Galatina e il suo hinterland”
26 Agosto 2021“L’idea della Città Policentrica può essere replicata anche per Galatina e il suo hinterland”. È questa la proposta avanzata da Gerardo Filippo, ex sindaco di Aradeo e galatinese di adozione, che interviene nel dibattito aperto sulla stampa locale dall’ex sindaco di Sannicola e presidente di Futur Lab Pippi Nocera, a suo tempo principale animatore dell’iniziativa.
L’idea era di mettere in campo un progetto di sviluppo integrato su tutta un’ampia area del versante ionico (costa ed entroterra) con lo scopo di realizzare un piano integrato di rigenerazione urbana, utilizzando lo strumento dell’art. 30 del Testo Unico Enti Locali. Secondo Nocera, la maggior parte dei programmi è rimasta inattuata a causa del turnare della amministrazioni comunali, spesso prive di memoria storica e di una sufficiente visione di futuro nonché prive dell’idea che il potere dei sindaci e degli amministratori è pro tempore, mentre quello dello sviluppo del territorio va oltre la logica del mandato elettorale.
Oggi le logiche del PNRR e dell’attuazione della nuova programmazione dei fondi europei impongono una velocità di spesa e di attuazione dei programmi che non si concilia con le lungaggini che abbiamo finora conosciuto. Per questo il dibattito in corso, nel quale sono intervenuti anche il presidente della provincia Minerva, il presidente dei piccoli industriali di Confindustria Roberto Marti, il coordinatore della rete di comuni associali in ricerca e innovazione Michele Lastilla, il sindaco di Parabita Stefano Prete, pone l’accento sull’opportunità di riprendere quella esperienza, magari replicandola in altre realtà, rendendola capace di intercettare le risorse anche in attuazione della legge regionale sui programmi d’area integrati.
Secondo l’ex amministratore Gerardo Filippo: “Il concetto di città policentrica può essere validamente replicato anche in altre aree del Salento caratterizzate da comunanza di tradizioni, identità culturali, omogeneità territoriale, specificità di problematiche e condivisione di soluzioni. Penso, ad esempio, all’area del nord Salento che ruota attorno al capoluogo (dove già si registra qualche iniziativa, sia pure a livello embrionale, come quella di Rudiae Progetto Metropolitano partita recentemente dal comune di Monteroni); penso al Capo di Leuca con le sue caratteristiche peculiarità; penso all’area centrale del Salento che ruota attorno alla città di Galatina. Per quest’ultima, in particolare, si intravedono straordinarie opportunità di crescita tenuto conto delle potenzialità produttive nelle esistenti aree industriali che necessitano di un consistente rafforzamento infrastrutturale, della concreta realizzazione di distretti commerciali collegati a efficaci politiche di marketing, della creazione di innovativi distretti turistici e culturali che sappiano valorizzare le rilevanti risorse esistenti, veri e propri giacimenti culturali materiali e immateriali, del coinvolgimento dell’Università e delle Istituzioni di istruzione superiore al fine di dare vita a percorsi di alta formazione a servizio di imprese e pubblica amministrazione. Se finora i territori interessati hanno misurato le proprie opportunità di successo in un contesto prevalentemente cittadino, oggi non possono più sottrarsi ai processi di integrazione più vasti (regionali, nazionali e internazionali) e devono dotarsi delle condizioni necessarie per affrontare le sfide della competitività e della modernizzazione, pena l’inesorabile e irreversibile declassamento. Galatina e il suo hinterland hanno enormi potenzialità di crescita, sarebbe imperdonabile lasciarsele sfuggire”.