Coldiretti: “Sbloccati 1,2 miliardi salva salva filiere Made in Italy”
26 Aprile 2022Pubblicato il bando salva filiere Made in Italy, dalla pasta alla carne, dal latte all’olio, dalla frutta alla verdura, per utilizzare 1,2 miliardi negli investimenti nelle filiere Made in Italy come richiesto nella lettera appello della Coldiretti al premier Mario Draghi nel corso della mobilitazione degli agricoltori in tutta Italia.
Lo rende noto Coldiretti, nel sottolineare che il provvedimento del 22/4/22 attua il decreto “Definizione dei criteri, delle modalità e delle procedure per l’attuazione dei contratti di filiera previsti dal fondo complementare al PNRR”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.61.
“Si tratta di un altro risultato della mobilitazione della Coldiretti che insieme a Filiera Italia è da tempo al lavoro – continua Coldiretti – per presentare progetti operativi per utilizzare al meglio queste risorse, dalla zootecnia al vino, dal grano alla frutta secca, dall’olio all’ortofrutta fino ai fiori. Il bando permette alle imprese agricole di contare su finanziamenti importanti per costruire traiettorie di futuro in una fase incerta come quella attuale. Il modello dei contratti di filiera consente di combattere la speculazione sui prezzi con una più equa distribuzione del valore lungo la filiera per tutelare i consumatori dall’aumento dell’inflazione ed il reddito degli agricoltori dalle pratiche sleali in una situazione in cui oggi più di 1 azienda agricola su 10 (11%) rischia di cessare l’attività ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo. Per ben 62 volte la parola agricoltura viene richiamata nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza come predisposto dal Governo Draghi, che segna il percorso dell’Italia nei prossimi anni con l’uscita dall’emergenza Covid con il record di citazioni per tutti i termini che disegnano la rivoluzione green dell’Italia del futuro. Alle citazioni sull’agricoltura – rileva l’indagine della Coldiretti – si aggiungono quelle per il verde (62 volte), natura (63), territorio (242), filiera (46), agroalimentare (12), sostenibilità (44), idrico (56), biodiversità (27), rurale (21), alimentare e agroalimentare (29) e green (32) che raccontano i temi e i progetti che si intrecciano in un settore che nell’anno della pandemia è diventato la prima ricchezza del Paese con 538 miliardi di euro di fatturato, 3,6 milioni di occupati e quasi 740mila imprese agricole impegnate nella produzione per garantire le forniture alimentari alle famiglie italiane. Il cibo è diventato la prima ricchezza dell’Italia che vale oggi dal campo alla tavola – sottolinea Coldiretti – quasi un quarto del Pil nazionale ma svolge soprattutto una funzione insostituibile sul piano alimentare e sociale in un momento in cui 5,5 milioni di italiani in una condizione di povertà assoluta sui quali oggi pesa l’inflazione generata dalla guerra in ucraina che colpisce il carrello della spesa e mette a rischio alimentare quasi un italiano su 10 (9,4%). I contratti di filiera, partendo dalla produzione agricola, si sviluppano – aggiunge la Coldiretti – nei diversi segmenti della filiera agroalimentare con un contributo dello Stato concesso per diverse tipologie di investimenti con un volume da 4 a 50 milioni di euro destinati a produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, per la promozione e la pubblicità di prodotti di qualità certificata o biologici, ricerca e sperimentazione. Il bando appena pubblicato prevede soglie di aiuto più alte rispetto al passato, che possono arrivare anche fino al 100% ad esempio per la ricerca. Grande attenzione alla sostenibilità degli interventi proposti in linea con gli obiettivi del PNRR”.