Confartigianato Imprese Lecce presenta i risultati del report “Next Generation Salento IV”
11 Dicembre 2024Un Salento poco attrattivo per i giovani che si proiettano sempre più lontani dal Mezzogiorno. E imprese “critiche” nei confronti del sistema scolastico, non in linea con le necessità aziendali.
Sono stati presentati questa mattina in Camera di Commercio di Lecce i risultati della quarta edizione di “Next Generation Salento”, l’indagine conoscitiva promossa da Confartigianato Imprese Lecce, con il patrocinio ed il contributo della Camera di Commercio di Lecce, incentrata a conoscere meglio il tessuto produttivo locale e il mondo dell’istruzione e formazione professionale, nell’ottica di favorire l’incontro tra le competenze acquisite dagli studenti e le capacità loro richieste da parte delle imprese.
La quarta edizione, al pari di tutte le precedenti, ha avuto come obiettivo quello di monitorare, attraverso un’indagine su un campione rappresentativo di studenti e imprenditori, lo stato dei rapporti fra sistemi dell’istruzione secondaria professionalizzante, attrattività delle Pmi territoriali, spirito auto imprenditoriale e coscienza sulle sfide futuro dello sviluppo, a partire dalla sostenibilità.
I questionari sono stati compilati da 966 studenti frequentanti le classi III, IV e V degli Istituti Superiori della Provincia di Lecce e da 24 imprese, afferenti al mondo dell’Artigianato Artistico (33,3%), a quello dei Servizi e del Benessere alla Persona (25%), seguite dal mondo della Manifattura, dell’Alimentare e altro.
Dall’analisi dei dati è emerso che il 72,3% dei giovani ritiene di dover lasciare il territorio per realizzare il proprio progetto di vita. Un trend in crescita rispetto alla stessa indagine dello scorso anno, in cui la percentuale era del 70,6%.
In crescita rispetto allo scorso anno (57,8%) anche il timore di “Non avere abbastanza risorse economiche” per avviare un percorso di impresa, con la percentuale in salita al 60,8%. Interessante anche la percezione di “Burocrazia e controlli” come ostacolo all’avvio di impresa al 28,3%, in crescita rispetto al 20,7% del 2023. Positivo il dato che emerge dal terzo ostacolo indicato nel quesito come “Non conoscere il mercato”: l’anno scorso la conoscenza del mercato risultava essere un ostacolo per il 35,2%, mentre il dato decresce quest’anno fino al 32,6%.
Sono in linea con il 2023 i dati sull’urgenza della transizione ecologica. L’anno scorso il 70,6% degli studenti riteneva che la transizione ecologica è un dovere e “siamo già in ritardo sugli impegni necessari a rallentare il cambiamento climatico”. Quest’anno la transizione risulta un dovere per il 75,4%. Ancora sull’urgenza climatica, gli studenti risultano mediamente preoccupati.
“Dobbiamo invertire la rotta – ha sottolineato il presidente di Confartigianato Lecce Luigi Derniolo -. Come associazione vogliamo far capire ai giovani che l’artigiano di oggi non è quello di un tempo, chiuso nella bottega, ma un artigiano aperto al mondo, che si aiuta con le tecnologie e con l’intelligenza artificiale per produrre prodotti di qualità da destinare a mercati sempre più importanti”.
Per quanto riguarda l’analisi del tessuto imprenditoriale, da sottolineare il dato relativo sulle competenze in ambito digitale: rispetto allo scorso anno, si evidenzia che l’alfabetizzazione digitale, tra navigazione web, ricezione di mail e utilizzo dei social network, è in crescita tra le imprese. Mentre l’autovalutazione sulle competenze in ambito di nuove tecnologie evidenzia un basso livello di conoscenza delle opportunità tecnologiche al servizio delle imprese, tra stampa 3D, realtà aumentata, big data, intelligenza artificiale e metaverso.
Come imprenditori, l’anno scorso erano circa il 45% a porre l’attenzione sui temi ambientali, mentre quest’anno il dato raggiunge il 62,5%.
Si conferma purtroppo il divario tra l’offerta formativa e le esigenze del mondo del lavoro. L’anno scorso l’offerta formativa era “poco” in linea con le esigenze aziendali per circa il 40% delle imprese intervistate. Quest’anno quella percentuale sale al 50%. E sale anche dal 22% al 37,5% la percentuale degli imprenditori per cui le competenze della scuola non sono “per niente” in linea con le necessità aziendali.
“È importante per il mondo delle imprese conoscere quali sono gli orientamenti dei ragazzi – ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio di Lecce Mario Vadrucci -. Next Generation è un progetto meritorio perché crea un contatto tra i due mondi. Conoscere le idee dei giovani è fondamentale perché aiuta a capire come indirizzare i ragazzi in attività non solo intellettuali ma anche pratiche e occupazionali per quanto riguarda il mondo dell’imprenditoria artigiana e non solo”.
“L’Università del Salento ha un doppio ruolo – ha affermato Angelo Salento, professore del Dipartimento di scienze umane e sociali Università del Salento -. Far conoscere agli studenti la parte migliore delle capacità produttive di questo territorio, che sono tante, e aiutare le imprese a crescere. L’università può dare una grande mano alle aziende ad accrescere la propria capacità innovativa così da essere più attraenti nei confronti dei laureati e contribuire a ridurre la fuga dei cervelli, il principale problema che abbiamo nel nostro territorio”.
Per il secondo anno è stato riproposto il concorso di idee sulla Transizione Digitale ed Ecologica: gli studenti, con l’affiancamento di docenti, si sono cimentati nella ideazione di un progetto d’impresa, relativo ad un prodotto, un processo, un servizio che possa essere realizzato in un’azienda artigiana della provincia di Lecce nel corso del 2025, con il supporto di Confartigianato Lecce.
Le idee progettuali risultate vincitrici del concorso e premiate con 500 euro sono state “Leaf for Life” di Diego Bottazzo e Silvia Baldari del Liceo “Colonna” di Galatina; “Mano bionica accessibile” di Gabriele Quarta dell’IISS “E.Fermi” di Lecce e “Smart Vacuum” di Luca Gabriele Greco dell’IISS “A. Vespucci” di Gallipoli.