Cultura, musica, incontri. Gli appuntamenti segnalati in provincia di Lecce

Cultura, musica, incontri. Gli appuntamenti segnalati in provincia di Lecce

4 Ottobre 2024 Off Di Redazione

LECCE – Rock this town – Emergenze musicali alle Officine Cantelmo di Lecce
Dopo gli appuntamenti primaverili, venerdì 4 ottobre (ore 20:30 – ingresso libero) alle Officine Cantelmo di Lecce torna Rock this town – Emergenze musicali. La rassegna, promossa da Coolclub, Sei Festival e Dischi Parlanti, propone alcuni interessanti progetti emergenti pugliesi alla scoperta di nuove sonorità. La serata, realizzata con il sostegno del Comune di Lecce, si aprirà alle 20:30 con la presentazione di “Influencer tutelato: prontuario di diritto pratico per gli operatori del mondo social” di Giuseppe Calogiuri. Il libro dell’avvocato, docente e scrittore leccese è un utile strumento per approcciarsi nella maniera più virtuosa e più attenta possibile alle numerose insidie nascoste dietro i gigabyte in viaggio per il web. Alle 21:30 sul palco i giovanissimi Brushed, cinque studenti del Liceo classico e musicale Giuseppe Palmieri di Lecce che hanno deciso di mettersi alla prova unendo le proprie passioni e sperimentando una varietà di generi. Alle 22:30 spazio a Diari, progetto musicale e narrante del cantautore Giovanni Bisanti, della cantautrice Sara Torraco e del batterista William Laneve. Tra un ulivo, un trullo e un tramonto nasce l’idea di condividere i propri diari, ad alta voce, la propria musica e di fonderla con gli altri senza confonderla. Un synth, una chitarra, un pianoforte, una batteria, un cajon, tamburo, daf, tc helicon, armonie, carta e penna sono gli strumenti utilizzati per parlare di conflitti e gentilezza, casa e smarrimento, prigionia e libertà in uno spettacolo da guardare con le proprie orecchie.

LECCE – Il regista Mimmo Calopresti ospite dell’incontro “Dio è con i migranti”
Venerdì 4 ottobre (ore 19:00 – ingresso libero) il Convitto Palmieri di Lecce ospita l’incontro “Dio è con i migranti. Dalla sconfitta di Cutro alla lotta per i diritti” e la proiezione del documentario “Cutro, Calabria, Italia” di Mimmo Calopresti, con la partecipazione del regista e sceneggiatore calabrese. Promossa da Fondazione Casa della Carità, Consorzio Sale della Terra, Migrantes, Polo BiblioMuseale di Lecce e Arcidiocesi di Lecce la serata prenderà il via con un dibattito, coordinato dal regista Alessandro Valenti (presidente Accademia della Carità Aps), con gli interventi di Luigi De Luca (direttore Polo BiblioMuseale), Michele Seccia (arcivescovo diocesi di Lecce), Claudio Stefanazzi (parlamentare), Loredana Capone (presidente del Consiglio regionale della Puglia), Pablo Enrico Allegro (avvocato – Fondazione Casa della Carità e Accademia della Carità Aps), Giulio Ricotti (formatore – coordinatore area Sistema accoglienza integrazione della rete Sale della Terra) e Leonardo Palmisano (sociologo, scrittore ed editore). Dopo questo primo momento di confronto, Mimmo Calopresti presenterà il suo documentario “Cutro, Calabria, Italia”, racconto di quanto successo nella notte tra 25 e il 26 febbraio 2023 quando nella spiaggia di Steccato di Cutro persero la vita 94 migranti, tra i quali 25 minori. Quando si parla di umanità, è difficile trovare le parole per definire un quadro chiaro di azione rispetto a quanto debba essere realizzato. Si attinge dal piano filosofico e si entra in analisi che poco si addicono a un concetto così vasto, immenso, intangibile. Cos’è umano? È umano pensare che ciò che avviene ogni giorno nel Mediterraneo sia da processare nelle intenzioni dei malcapitati che ne sono protagonisti? Cos’è stato Cutro? Cosa rappresenta oggi Cutro? Si percepisce Cutro come la sconfitta della politica migratoria italiana ed europea, l’epilogo nefasto di un accapigliarsi politico sfociato in una strage umana e valoriale. Si è ritrovati a evitare lo sguardo su una distesa di corpi inermi, silenziosi, così come è rimasto il dibattito politico rispetto a quanto è accaduto. Mimmo Calopresti ha scelto la strada del racconto audiovisivo per rompere il silenzio e riportare al centro del dibattito una questione cruciale del nostro tempo. Si parla di confini e non di vita. Da qui nasce la spinta che ha portato l’Accademia della Carità a realizzare una serie di incontri che attingono dal dibattito d’attualità con l’obiettivo di riportare il focus su un piano valoriale che lentamente sta perdendo significato, sacrificando, oltre a sé stesso, migliaia di vite ogni anno. Bambini, donne e uomini che non muoiono solo in mare, ma che perdono la vita ogni giorno perché non viene riconosciuto loro il diritto di vivere: i cosiddetti nati nel posto sbagliato al momento sbagliato. Dalla strage di Cutro allo ius scholae fino al tanto agognato ius soli, si discuterà insieme a Mimmo Calopresti e ai numerosi ospiti presenti del valore della vita, quella vissuta, e dell’importanza di uno sguardo mancato sulle tante, troppe vittime mietute dall’indifferenza e dalla paura del cambiamento. Un invito a guardare finalmente con coraggio quello che è stato fatto a tutti coloro che non ce l’hanno fatta, affinché quello sguardo possa nutrire un confronto costruttivo e indicare una nuova strada da intraprendere, affinché Cutro, oggi, rappresenti memoria e ispirazione per la nascita di una nuova umanità. «Questo incontro è solo l’inizio di un percorso lungo che, come Accademia della Carità, vogliamo intraprendere per riflettere sul nuovo stato sociale. Desideriamo ascoltare le esigenze dei cittadini e, alla fine di una serie di appuntamenti su vari temi a noi cari (cittadinanza, diritti, salute, casa, acqua pubblica sono solo alcuni) redigere un documento da portare all’attenzione di politici e istituzioni, per contribuire al bene comune», sottolinea Alessandro Valenti. «La Casa della Carità conosce bene il fenomeno dell’immigrazione, lo tocca costantemente nel suo dramma e lo vive nel suo valore e nella sua ricchezza. Cutro è esempio di quella disperazione umana a cui si è tolto anche il diritto di piangere. Noi invece ridiamo voce a chi la voce è stata tolta. Ecco perché questo evento significa tanto. È un tentativo di civiltà che intende riaccendere sensibilità verso coloro che vogliono solo sentirsi riconosciuti nella loro dignità di uomini», precisa Simona Abate della Fondazione Casa della Carità.

GALLIPOLI – Suoni dal mare con Luigi Bruno e Nandu Popu al Belvedere
Racconti, curiosità, workshop e incontri insieme ai protagonisti della scena musicale e artistica salentina: venerdì 4 ottobre (ore 21:30 – ingresso libero) al Belvedere (zona Baia Verde) di Gallipoli prende il via la rassegna Suoni dal mare. In questo primo viaggio nella musica e nelle storie del Salento, il cantante e chitarrista Luigi Bruno incontrerà Nandu Popu, voce dei Sud Sound System. Fernando Blasi, in arte Nandu Popu, sin da ragazzo coltiva la passione per la musica anche quando si immagina pescatore o marinaio perché profondamente legato al mare. Nel 1985, ancora nella sua terra, si appassiona al blues e compone canzoni in dialetto sino a che, nel 1987, scopre il reggae grazie a Don Rico. Nel 1991 partecipa al tour italiano dei Sud Sound System e due anni dopo entra ufficialmente a far parte del gruppo. Nello stesso anno viene pubblicata la sua prima opera, su vinile 12 pollici: All’Infiernu/Mamma li Turchi, due brani in cui traspare la vena poetica del cantante che nei testi mischia rabbia, ironia e incitamento alla riappropriazione dei diritti. Da quel momento Nandu Popu è voce, autore e compositore dei Sud Sound System (con lui Don Rico e Terron Fabio). Nel 2012 pubblica “Salento fuoco e fumo” (Laterza), trasformato nel monologo Unplugged Show e nell’audiolibro Dub Novel. “Li menati” (Edizioni Radici Future, 2022) è la sua seconda prova letteraria. Il cantante e chitarrista Luigi Bruno è fondatore del Collettivo Sbam e della Ill Sun Records, ideatore e direttore artistico della Sagra del Diavolo e del Micromega Festival, coordinatore del progetto Musica Noscia, leader della Mediterranean Psychedelic Orkestra e dei Muffx. Durante la serata proporrà anche il recente singolo “Basta n’attimu”: un brano dolce, amaro, ironico, vero, sognante, nostalgico e motivante, tradizionalmente nuovo, romantico e sarcastico. Nel corso degli anni Luigi Bruno si è esibito in club e festival in Italia, Inghilterra, Germania, Francia, Olanda, Svizzera, Spagna, Grecia collaborando con alcuni dei principali protagonisti della scena musicale pugliese e con importanti nomi del rock sperimentale italiano e internazionale come Richard Sinclair (Caravan, Soft Machine, Camel), Claudio Simonetti (Goblin), Aldo Tagliapietra (ex Le Orme).

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