Dal 2 al 5 giugno, “Ebbene venga Giugno – Festival” con Daniele Sepe e altri ospiti
1 Giugno 2022Continua anche a giugno la programmazione di concerti ed eventi all’Art&Lab Lu Mbroia di Corigliano d’Otranto. Da giovedì 2 a domenica 5, il mese prenderà il via con il festival “Ebbene venga Giugno” con Mino de Santis e Gaetano Cortese in “Canzoni al Tavolino” (giovedì 2), il trio Officina Salentina, progetto dei fondatori di Officina Zoè, Lamberto Probo, Cinzia Marzo e Donatello Pisanello (venerdì 3), il polistrumentista e compositore napoletano Daniele Sepe (sax, clarinetto e flauti), affiancato da Mario Nappi (pianoforte e rhodes), Davide Costagliola (basso e contrabbasso), Paolo Forlini (batteria), con “Sepè le Mokò – Le musiche dei film di Totò” (sabato 4) e Cortese canta Lucio Battisti (domenica 5).
Il programma proseguirà con Enza Pagliara e Dario Muci in “Terragnula” (sabato 11), “Mina in Jazz” con la voce di Domy Siciliano e il pianoforte di Luigi Botrugno (domenica 12), “The Black shoes”, nuovo progetto di Giorgia Santoro e Francesco Cusa (sabato 18), un omaggio a Pino Daniele di Pino Ingrosso (domenica 19), “Viaggio a Samarcanda” con Giovannangelo De Gennaro e Peppe Frana (lunedì 20), Rachele Andrioli e Massimo Donno in “Homo Faber 1970/1973 – La Trilogia di Fabrizio de André” (sabato 25) e il duo formato da Valentina Negro e Angelo Surdo per il Taranto Jazz Festival (domenica 26). Prima dei concerti (dalle 20) sarà possibile degustare primi e secondi piatti, insalatone, verdure. Inizio live ore 21.
Giovedì 2 giugno (ore 21) “Ebbene venga Giugno” parte con Mino de Santis e Gaetano Cortese in “Canzoni al tavolino”. Due amici cantautori salentini, intorno a un tavolo. Due chitarre, alcune armoniche. Tante canzoni proprie e alcuni omaggi ai grandi del passato. Mino De Santis è testimone di usi e tradizioni del meridione e del Salento, di storie di vita tra il triste e il comico, senza perdere mai l’ironia e la musicalità tipica dei cantautori italiani. Gaetano Cortese è un cantautore dai toni poliedrici che esprime attraverso le sue canzoni quelle che sono le problematiche della sua terra e di tutto il Sud. Un live intimo, in cui alla bravura dei protagonisti si aggiunge la convivialità di un tavolo e la magia della loro complicità.
Venerdì 3 giugno (ore 21) Officina Salentina proporrà un viaggio nella canzone popolare salentina. Il trio fondatore di Officina Zoé – Cinzia Marzo (voce e tamburello), Lamberto Probo (tamburello e tammorra) e Donatello Pisanello (organetto, chitarra, armonica) – da trent’anni sulla scena internazionale della world music e fautore della rinascita della pizzica, presenta un repertorio ispirato all’autentica tradizione musicale del Salento. Brani interpretati in maniera schietta, senza orpelli e contaminazioni, nel più puro stile popolare, così come sono stati appresi dai detentori della tradizione viva di cui i tre sono tra i più autorevoli interpreti ed eredi.
Sabato 4 giugno (ore 21) Lu Mbroia accoglie l’atteso concerto di Daniele Sepe con il progetto “Sepè le Mokò. Le musiche dei film di Totò”. Il musicista e compositore napoletano (sax, clarinetto e flauti) sarà affiancato sul palco da Mario Nappi (pianoforte e rhodes), Davide Costagliola (basso e contrabbasso), Paolo Forlini (batteria). Le dadaiste avventure di Totò e i suoi comprimari, Peppino De Filippo, Vittorio Gassman, Nino Taranto, Aldo Fabrizi, sono talmente intense e veloci che il più delle volte si presta poco orecchio a quello che avviene al di sotto, alle strepitose partiture che sottolineano la comicità tragicomica delle sceneggiature, e così si perde di vista un elemento prezioso. Compositori della levatura di Piero Piccioni, Armando Trovajoli, Lelio Luttazzi, Carlo Rustichelli, Alessandro Cicognini, Piero Unliliani, tutti compositori con una possente preparazione jazzistica alle loro spalle. E quello che meraviglia, ascoltando la sola colonna sonora, è la qualità degli interventi degli interpreti che si susseguono negli assolo, perchè molta musica è puro e semplice be bop, spesso declinato nella sua variante west Coast, ed è sorprendente riconoscere figure del calibro di Chet Baker o Gerry Mulligan dialogare con i personaggi dei film. “Sepè le Mokò” vuole restituire la genialità e la profonda italianità di questo swing sanguigno e ironico, che è un vero e proprio patrimonio, poco esplorato, della nostra tradizione jazzistica. Un sentito omaggio a quei registi, attori, sceneggiatori e musicisti che ci hanno regalato e ci regalano buonumore, mica poco, e spesso uno sguardo più profondo di tanti film “seriosi” dell’epoca sulla società italiana degli anni ’60.
Domenica 5 giugno (ore 21), Ebbene venga Giugno – Festival! si conclude con “Cortese canta Lucio Battisti”. Il cantautore salentino Michele Cortese (voce e chitarra), accompagnato da Matteo Bemolle de Benedittis (pianoforte) proporrà il suo personale viaggio alla scoperta del mondo di Lucio Battisti, attraverso canzoni, aneddoti, fili sottili che il pubblico dovrà intrecciare. Attivo sulla scena internazionale da circa dieci anni, a partire dalla vittoria della prima edizione di X-Factor, con Aram Quartet, Cortese da solista ha pubblicato tre album e vinto la 56esima edizione del prestigioso festival Viña del Mar, in Cile. Da allora numerose sono le collaborazioni e le attività artistiche che Michele intrattiene con l’America Latina.