“Dante e i vizi capitali”: filosofia, moda e teatro al Museo Castromediano

“Dante e i vizi capitali”: filosofia, moda e teatro al Museo Castromediano

20 Maggio 2022 0 Di Redazione

“Dante e i vizi capitali” è lo spettacolo tra filosofia, moda e teatro in programma sabato 21 maggio 2022, alle ore 18, nell’auditorium del Museo “Castromediano” di Lecce (viale Gallipoli). A cura della professoressa Nadia Bray, l’evento rientra nelle celebrazioni promosse dall’Università del Salento per il settecentenario della morte di Dante Alighieri e nasce dall’interazione tra il corso di laurea in Filosofia e il suo “partner strategico” Calcagnile academy.

“Il progetto nasce innanzitutto dal costruttivo dialogo con la fondatrice dell’accademia Rosanna Calcagnile, costumista per il cinema e il teatro classico e d’avanguardia, convinta sostenitrice dei valori della cultura umanistica e filosofica, attenta ai segni e ai simboli del tempo e da sempre aperta al confronto diretto con le culture artistiche italiane e internazionali – spiega Nadia Bray – il tema dei vizi capitali, già esplorato dalle collezioni Calcagnile, è divenuto un nuovo oggetto di indagine alla luce delle celebri pagine della Divina Commedia che, rivisitate alla luce del taglio politico-culturale del progetto, ispirano una collezione di abiti realizzati per l’occasione. Li indosserà l’affermata artista salentina Angela de Gaetano, che darà voce ai versi della Divina Commedia selezionati dai nostri studenti Luciano Abbaterusso e Gabriele Serio”.

Il progetto ha visto la collaborazione di Santa Scioscio, docente di Fashion & costume design; Diletta Casalino, responsabile grafica e comunicazione; Raffaella Baldassarre, jewelry designer; e Dolores Mauro, docente di Sartoria Haute Couture in Calcagnile Academy. Nel corso della performance saranno utilizzati prodotti video-digitali realizzati da studenti del Liceo Classico “Palmieri” di Lecce sotto la supervisione del professor Fabio Celentano.

“Facendo dialogare filosofia, moda e teatro, proponiamo così uno strumento di indagine sul presente e sulla memoria – conclude Bray – nella convinzione che la cultura umanistica sia espressione di valori quotidiani e universali, pensiero da coltivare e da divulgare come fondamento autentico di resilienza, seme capace di portare l’autentica rigenerazione della quale, nonostante ogni bruttura, sentiamo il bisogno”.

 

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