Donno e Romano (M5S): “Salario minimo, parte la raccolta firme in provincia di Lecce”

Donno e Romano (M5S): “Salario minimo, parte la raccolta firme in provincia di Lecce”

19 Agosto 2023 0 Di Redazione

“Come annunciato dal Presidente Giuseppe Conte, dopo il lancio della raccolta firme online sul sito www.salariominimosubito.it a supporto della proposta di legge depositata unitariamente con le altre forze politiche di opposizione per una retribuzione giusta e il salario minimo, l’iniziativa prende avvio anche sui territori. In Provincia di Lecce, la tappa di apertura è domenica 20 agosto a Santa Cesarea Terme, in viale Roma n. 80, nei pressi della locale Chiesa parrocchiale, dove, dalle 18:30 alle 22:00, sarà allestito un gazebo informativo e per raccolta firme, alla presenza di eletti, iscritti e simpatizzanti volontari del M5S”. Così fanno sapere il Coordinatore regionale M5S per la Puglia, Leonardo Donno, e il Coordinatore per la Provincia di Lecce, Iunio Valerio Romano.

“La nostra Costituzione – continuano i due esponenti pentastellati – sancisce all’articolo 36 il diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro svolto e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. Questo diritto viene spesso violato, con più di tre milioni di persone che, pur lavorando, versano in uno stato di povertà relativa. Per questo il MoVimento 5 Stelle, sin dalle passate legislature, ha proposto un salario minimo orario di 9 euro, rispetto al quale altre forze politiche hanno finalmente deciso di convergere con la presentazione di una proposta di legge unitaria, che intende, altresì, rafforzare il ruolo della contrattazione collettiva. In questo modo sarà possibile contrastare i contratti ‘pirata’, le false imprese, le false cooperative e le esternalizzazioni, che servono proprio a sottopagare i lavoratori. La proposta di legge – concludono Donno e Romano – estende i suoi effetti anche alle lavoratrici e ai lavoratori parasubordinati e a buona parte degli autonomi. Le forze di opposizione si stanno battendo perché questa proposta di legge sia approvata dal Parlamento e la petizione promossa ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione serve a sensibilizzare e a smuovere la maggioranza verso l’adozione di un provvedimento di civiltà, che può restituire dignità a tanti lavoratori e a tante lavoratrici, costituendo un volano per la stessa economia. Questa è solo la prima di numerose iniziative, che sui diversi territori metteremo in atto come M5S e insieme alle altre forze politiche che hanno condiviso la nostra proposta”.

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